Debiti della PA pagati con i fondi per l'8 per mille

La coperta è corta: per ogni spesa deve corrispondere un taglio. Una sorta di "effetto farfalla" finanziario cui il governo Letta deve prestare particolare attenzione. Il decreto sulle imprese attualmente in discussione in Commissione Bilancio colpirà il sociale. Una parte della copertura delle risorse stanziate per i pagamenti delle imprese da parte della pubblica amministrazione sarà infatti garantita da una riduzione dei fondi per l’aiuto pubblico allo sviluppo (2,1 milioni di euro per l’anno 2014 e a 12 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2015) e della quota statale dell’otto per mille. Questa verrà ridotta di 20 milioni nel 2015 rispetto ai 44 milioni previsti. La quota di otto per mille destinata allo Stato finanzia progetti relativi a calamità naturali, beni culturali, assistenza ai rifugiati, fame nel mondo.
“La scelta del Governo è ancora una volta quella di far ricadere sui soggetti più deboli (rifugiati, popolazioni colpite da calamità naturali e a rischio di povertà) i costi della crisi. Una scelta ingiusta e sbagliata” dichiarano Grazia Naletto e Andrea Baranes, i portavoce della campagna "Sbilanciamoci!".