Contro le discriminazioni il rap sbarca nelle scuole
Portare il Rap nelle scuole con l’obiettivo di superare, attraverso laboratori educativi musicali, gli stereotipi e i pregiudizi alla base delle discriminazioni per razza, origine etnica, orientamento sessuale, identità di genere, convinzioni personali, disabilità. Nasce con questo intento Il progetto “Potere alle parole” promosso e finanziato dall'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) presso il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzato in collaborazione con l'Associazione “Razzismo Brutta Storia”. Il progetto partirà ufficialmente nella settimana tra il 16 e il 20 dicembre in 5 Istituti Superiori di città del centro e sud Italia: l'I.T.S. “J. Von Neumann” di Roma, l'lPSIA “Santarella" di Bari, l'Istituto Istruzione Superiore “Enzo Siciliano” di Bisignano (Cosenza), l'I.P.S.S.A.R. “Paolo Borsellino” di Palermo e il Liceo Classico Statale "Pietro Colletta" di Avellino e proseguirà fino alla fine di febbraio con otto incontri laboratoriali, tenuti da rapper, per l’occasione in veste di insegnanti.
I destinatari del progetto sono circa 150 studenti del 3°/4° anno e i rapper-docenti coinvolti da Amir Issaa, direttore artistico del progetto, sono, oltre ad Amir stesso: Ghemon, Kiave, Mad Buddy, Mistaman, ciascuno “assegnato” a una scuola. ”Cuore del progetto, il linguaggio musicale che oggi più di ogni altro racconta le istanze, le contraddizioni e le urgenze di una società in profonda transizione – precisa l’Unar -. E nello stesso tempo il linguaggio che più efficacemente raggiunge cuore e mente delle giovani e giovanissime generazioni: l’hip hop”. Alla fine degli incontri il rapper di riferimento per ogni scuola valuterà il miglior testo tra quelli prodotti dagli studenti e una giuria dell’Unar premierà il pezzo più significativo, che verrà registrato e diventerà la colonna sonora della “Settimana d’azione contro il razzismo 2014” in programma dal 17 al 23 marzo.
Da Redattore Sociale