E' morto monsignor Nervo, fondatore della Caritas. "Una vita per i poveri"

La scorsa notte il fondatore e primo presidente di Caritas Italiana mons. Giovanni Nervo, è scomparso all’età di 94 anni. Presbitero della Diocesi di Padova e presidente onorario della Fondazione Zancan, è mancato all'Opera della Provvidenza di Sarmeola dove risiedeva da qualche tempo. Negli ultimi giorni la sua situazione era peggiorata.
Moltissimi i messaggi di cordoglio. “Uomo di fede e di cultura, lascia un patrimonio immenso di idee - scrive monsignor Giuseppe Pasini, presidente della Fondazione Zancan, a nome di tutta la fondazione -. Promotore di giustizia, di solidarietà, di carità, di pace, ci lascia una testimonianza stupenda di vita: è nato povero, è vissuto povero, è morto povero, in una povertà che lui ha sempre considerato ricchezza, perché, diceva, gli lasciava una grande libertà”. E aggiunge: “Il Vangelo e la Costituzione italiana sono sempre stati i capisaldi su cui costruiva un rapporto umano profondo con tutte le persone, di ogni estrazione sociale e cultura. Sui problemi concreti delle persone, diceva, non si può non essere d’accordo e si possono superare tutte le barriere culturali e ideologiche”.L’attenzione agli altri, l’accoglienza, l’impegno per la costruzione della “città dell’uomo” li ha concretizzati nella chiesa, che ha tanto amato, in particolare nella Caritas italiana, nella società: nella scuola come insegnante di religione e nelle istituzioni da lui fondate, la Scuola superiore di servizio sociale di Padova (1951), la Fondazione Emanuela Zancan Centro di studio e ricerca sociale (1964), ora Onlus. “Siamo grati al Signore per averci donato don Giovanni Nervo e gli siamo riconoscentissimi per la grande lezione e anche l’impegno che ci lascia: accogliere e valorizzare la sua testimonianza perché nella società e nella chiesa abbiano casa stabile giustizia e carità, a cui ha dedicato la sua vita” conclude Pasini.
Il presidente di Caritas Italiana, mons. Giuseppe Merisi, il direttore don Francesco Soddu, e tutti gli operatori di Caritas Italiana lo ricordano come “una guida e un esempio per tutti noi che ha testimoniato e vissuto quotidianamente e con coerenza la carità evangelica, specie accanto ai più poveri, i più deboli, i più piccoli. Uniti nella preghiera lo ricordano”. Dalla Diocesi il cordoglio per una perdita, ma anche la riconoscenza per aver condiviso per tanti anni un dono che il Signore ha alimentato dando voce ai poveri e ai bisogni degli ultimi.
"Monsignor Giovanni Nervo - ricorda il vescovo Antonio Mattiazzo - è stato una figura emblematica della Chiesa padovana e italiana, cui ha dedicato la sua vita di prete e di uomo; si è impegnato strenuamente per l'affermazione di una pedagogia della carità così come doveva essere la Caritas nel pensiero di Paolo VI e non ha mai mancato di denunciare ingiustizie o incoerenze. Ma il suo impegno è stato anche avvalorato da un alto senso di responsabilità civile, governata dai valori del cattolicesimo sociale, di cui è stato uno dei protagonisti. Il suo operato èstato più volte riconosciuto anche dalla società civile e gli è valso il riconoscimento della laurea honoris causa dell'Università di Udine nel 1996 e nel 2003 dell'Università di Padova". Monsignor Mattiazzo ricorda che “don Giovanni è stato uno strenuo difensore e sostenitore del vangelo dei poveri”. (gig)