L'impero di Kerimov vacilla e lui ridimensiona l'Anzhi. Eto'o bye bye

L'Anzhi già smobilita. Il sogno di grandezza del club russo è durato un paio d'anni, vissuti su spese folli e poca gloria sul campo. Suleiman Kerimov, proprietario del club dal gennaio 2010, ha deciso di tagliare il budget: "L’Anji sarà oggetto di riorganizzazione. Alcuni dei big lasceranno l’Anji, e il budget del club verrà ridotto di 50-70 milioni di dollari all’anno", ha comunicato via twitter il presidente del club, Konstantin Remchukov.
Parole che sanno di sconfitta. Secondo 'Sport Express', Suleiman Kerimov sarebbe condizionato da problemi di salute che si sommano alla delusione per i mediocri risultati raccolti dalla sua squadra. L'ultima gocciolina è la sconfitta di venerdì in casa dal Rostov, il trend racconta di due punti in quattro gare. Ma l'oceano di delusioni riporta l’Anzhi al 13° posto in Russian Premier League. Inutile dire che il sogno Champions League in questi due anni è stato meno che un miraggio. Diversi media russi sottolineano che Kerimov ha tra l'altro accusato pesanti perdite in Borsa (una delle sue aziende, Uralkali ha chiuso il mese di luglio con più di mezzo miliardo di dollari di perdite). In più, Gazprom (di cui è azionista) nel 2013 registrerà un calo degli utili netti pari al 10%.
Solo che ora bisogna collocare l'argenteria e potrebbe non essere semplice. Tanto per capici, uno come Samuel Eto’o - arrivato dall’Inter nell’estate del 2011 - ha un ingaggio da 20,5 milioni di euro all’anno che fanno spavento (anche paragonati con il possibile rinnovo del 'povero' Cristiano Ronaldo che ne prenderebbe 17 dal Real Madrid). Senza contare il jet privato a disposizione dell'ormai 32enne per spostarsi da Mosca a Makhachkala per giocare le partite interne. In vendita anche l'ex madrinista Lassana Diarra, Willian (pagato 25 milioni dallo Shaktar) e Yuri Zhirkov (strappato al Chelsea di Roman Abramovic per 15 mln). In panchina, dopo il recente addio dell'olandese Guus Hiddink (che aveva sorpreso molti addetti ai lavori due settimane fa), sostituito provvisoriamente da René Meulensteen, è stato ufficializzato il ritorno di Gadzhi Gadzhiev.
"Non c'è alcun tipo di discussione su una possibile cessione in massa dei nostri giocatori o su altre misure di cui hanno scritto i media. Il club rispetterà tutti gli obblighi contrattuali con i suoi calciatori", ha fatto sapere attraverso una nota la società. Ma il ridimensionamento sarà obbligato e le parole successive non fanno che confermarlo: "In futuro la squadra si baserà su strategie a lungo termine per lo sviluppo del club, che naturalmente impongono cambiamenti nella sua composizione". Nel comunicato si fa sapere la necessità di adeguarsi al fair play finanziario dell'Uefa, secondo cui le società non possono spendere più di quello che incassano: "Questo non contribuirà comunque a un indebolimento della squadra". Ma il dubbio è... più di un dubbio.