Balotelli out contro la Lazio

"Balotelli non ci sarà al 99.99%. Ha una contusione alla tibia, è stato fermo tutta la settimana". Massimiliano Allegri è molto pessimista circa le possibilità di avere Mario in campo contro la Lazio. Tiene aperto un minuscolo spiraglio, ma è conscio che difficilmente lo avrà. Poi lo esclude dalla lista convocati chiudendo il discorso. Si lavora nella speranza di recuperarlo per venerdì prossimo nella trasferta di Marassi contro il Genoa.
In compenso torna il Pazzo e non solo lui: "Sta bene, come Robinho. Se non c'è Balo c'è lui".
In difesa concede elogi per il 21enne Bartosz Salamon, ma la chance da titolare slitta (malgrado lo sta iniziando a provare in allenamento): "Ha buone qualità, deve abituarsi a ritmi di una squadra di alto livello. Viene da 20 giorni in cui non si è allenato". Con Mexes squalificato... "il dubbio è tra Yepes e Zaccardo", al fianco di Zapata. Constant? "E' ancora in forse, non c'è niente di grave (anche lui resta successivamente escluso dai convocati così come Bojan che ha problemi muscolari, ndr)". El Shaarawy ha avuto la febbre nelle scorse ore ed è un po' debole. Il tecnico livornese mischia le carte: "Se non sta bene giocherà un altro. E' giusto mandare in campo chi sta bene". Ma il Faraone alla fine sarà in campo. Recuperati anche Flamini e Montolivo.
Sempre su Elsha, reduce da frinnovo sino al 2018 (a tre milioni netti): "E' cresciuto molto ed è equilibrato. Deve continuare a dimostrare, non basta una stagione per rimanere nella storia. Deve lavorare per far sì che la sua carriera sia importante".
E Niang? E' reduce da qualche partita con alti e bassi. Cose normali per un giovane: "De Sciglio è un caso un po' a parte: ha una maturità tale che questi alti e bassi sono di meno. Niang ha fatto molto bene in 3-4 partite con un grande dispendio di energie fisiche. E' normale che un giocatore di 18 anni possa avere un momento down. Domani sicuramente sarà presente".
Sul derby e la volata per il terzo posto: "Meritavamo di vincere, ma non ci siamo riusciti. Poi hanno sfruttato le occasioni. Nel calcio non si può mai dire. Non è che se vinciamo domani arriveremo sicuramente terzi, ci sono anche altre partite". Intanto giura che nessuno pensa al ritorno del Camp Nou: "Abbiamo ancora 15 giorni per pensare al Barcellona. Sono importanti sia domani che venerdì a Genova. Quella di Barcellona è l'unica partita che decide un obiettivo della stagione".
Contro la Lazio sarà sfida importante. I biancocelesti arrivano a San Siro un po' rimaneggiati... "E' una squadra molto compatta, concede poco. Hanno la forza di stare fermi e di non giocare con presunzione, ma di colpire la squadra avversaria quando capita. Dovremo avere pazienza. Hanno qualità in Hernandez, Ledesma, Kozak e Floccari: sarà una gara complicata". Allegri è convinto che "non sarà una partita spettacolare". Certamente sofferta, però. Infatti chiede l'aiuto del pubblico: "L'appoggio dei tifosi è fondamentale. I ragazzi meritano una cornice di pubblico importante". Comunque giura: "Abbiamo il dovere di cercare di vincere, ma ci mancano ancora 12 partite. Rispetto a qualche tempo fa abbiamo 2 risultati su 3 che potrebbero essere importanti. Il campionato è lungo, abbiamo una buona situazione di classifica". Vietato concedere comunque regali. Come sui gol presi di testa quest'anno: "Per noi è un punto debole. Dobbiamo fare meglio in area sia fuori. Facciamo crossare troppo facilmente gli avversari. Dobbiamo migliorare su queste situazioni".