Buffon, bene 7 vittorie e 3 pari in periodo grigio. Temo l'Inter

"Sul nostro inizio di campionato in molti hanno storto il naso, ma numeri alla mano su 10 partite (Supercoppa, campionato e Champions League, ndr) ne abbiamo vinte 7 e pareggiate 3, auguro a tutte le squadre e a tutti i tifosi di avere questo ruolino di marcia in un periodo un po' grigio". Cosi' il portiere della Juventus, Gigi Buffon, dal ritiro azzurro di Coverciano commenta le critiche che i campioni d'Italia hanno ricevuto per un avvio di stagione per qualcuno non esaltante, soprattutto per i due pareggi in Champions League. "Quel che mi fa sperare e' che abbiamo grandi margini di miglioramento per quel che riguarda le reti incassate e che abbiamo vinto quasi sempre, e' un aspetto molto importante che ci fa anche sentire anche piu' forti - prosegue Buffon - poi e' giusto che ci sia autocritica, deve esserci per avere sempre stimoli in piu', ma non deve diventare autolesionismo altrimenti non si va da nessuna parte, anche perche' puo' succedere che il tifoso non dica che venga condizionato, ma che possa non vedere piu' la realta' reale. Magari qualcuno tocca male la palla o io sbaglio un rinvio e dopo 10 minuti si sente rumoreggiare, queste sono situazioni particolari che mi fanno sorridere perche' vuole dire che non si ha coscienza di quello che stiamo facendo".
Corsa scudetto: "Temiamo sia la Roma che il Napoli e sinceramente io temo anche l'Inter. Credo che quest'anno non mancheranno le rivali fino alla fine - ha proseguito il numero uno bianconero -, di questo ne siamo consapevoli e proprio per questo dobbiamo cercare di schiacciare sull'acceleratore per ricominciare a essere primi e creare un margine di distacco con le altre, sempre che sia possibile perche' in questo momento anche vincendole tutte, saremmo stati appaiati alla Roma. Giallorossi e Napoli stanno facendo un grande campionato".
"Il confine e' molto labile fra campanilismo, sfotto' e discriminazione e offesa e come in tutti i territori minati si rischia sempre di saltare per aria - spiega - Credo invece che il fatto che sia salito alla ribalta un argomento simile possa riunire tutti i contendenti di questa disfida affinche' si possa trovare un punto d'incontro, lo faremmo solo per il bene del calcio e credo che ne valga la pena. La questione non e' cedere o non cedere, darla vinta o voler vincere - sottolinea ancora Buffon - Il bene primario e fondamentale e' il calcio, il calcio e' bello e lo si apprezza di piu' se c'e' una bella cornice di pubblico, se la partita puo' essere accesa da rivalita'. Ma lo sfociare nella discriminazione, nelle offese oppure no e' un discorso alle volte soggettivo. Puo' capitare che una piccola minoranza o un gruppo sparuto possa offendere gli avversari e che gli altri 50mila invece non hanno questo comportamento ma magari non fanno neanche niente per stigmatizzare queste iniziative. Per questo dico che e' una tematica che deve responsabilizzare tutto il pubblico che viene allo stadio".