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Caso stipendi, per la Juventus un'ammenda. E il titolo balza in Borsa
Andrea Agnelli e Max Allegri (Lapresse)

Juventus, caso stipendi: solo una ammenda, niente penalizzazioni 

Settecentodiciottomiladuecentoquaranta euro di ammenda (718.240 mila euro): è questo - apprende l'ANSA - l'esito del patteggiamento sulla cosiddetta manovra stipendi tra la Juventus e la procura della federcalcio appena avallato con sentenza dal Tribunale federale nazionale.

L'accordo prevede la rinuncia a qualsiasi ricorso da parte dalla società bianconera sulle vicende pendenti. Il titolo della Juve in Borsa balza a +7%.

Stralciata la posizione di Andrea Agnelli. L’ex presidente della Juve non ha voluto sottoscrivere la rinuncia al ricorso per le plusvalenze e andrà dunque a processo il 15 giugno. Tutti gli altri dirigenti ed ex dirigenti juventini hanno patteggiato.

Juventus, settima e in zona Conference League

Si chiude così la vicenda: la Juventus sconta dunque a livello di classifica il -10 per il caso plusvalenze e nell'ultima giornata di serie A - sul campo dell'Udinese - giocherà da settima in classifica (59 punti, con +6 su Fiorentina e Torino che non possono più raggiungerla) con Roma (avanti di un punto e impegnata all'Olimpico con lo Spezia) e Atalanta (+2 e match in casa col Monza) nel mirino. Attualmente la Juve è in zona Conference, dovesse guadagnare una posizione sarebbe in Europa League. Definita la questione in Italia, ora si tratterà di capire le eventuali decisioni dell'Uefa.

Juventus: con accordo agito per interesse club e azionisti

Juventus Football Club S.p.A. comunica "di aver definito ad ogni effetto con gli organi della Giustizia sportiva il procedimento FIGC n. 336 pf 22-23 (relativo alle c.d. “manovre stipendi 2019/2020 e 2020/2021”, ai rapporti con taluni agenti sportivi, nonché a taluni presunti “rapporti di partnership” con altri club) a fronte dell’irrogazione di una sanzione pecuniaria pari a Euro 718.240,00 e della rinuncia alla presentazione di ricorso innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nel procedimento relativo alle c.d. 'plusvalenze'". Il Tribunale Federale Nazionale FIGC, spiega la Juventus, "ha assunto, infatti, in data odierna la Decisione 0189/TFNSD-2022-2023 che, definitivamente pronunciando, dispone l’irrogazione della suddetta sanzione pecuniaria nei confronti della Società a seguito della proposta di 'applicazione di sanzioni su richiesta dopo il deferimento' presentata da Juventus ai sensi dell’articolo 127 del Codice di Giustizia Sportiva FIGC che contempla, altresì, l’assunzione dell’impegno della Società di rinunciare alla presentazione di mezzi di impugnazione innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nell’ambito del giudizio di rinvio n. 138/CFA/2022-2023 (procedimento n. 233 pf 21-21 relativo alle c.d. “plusvalenze”).

In particolare, rende noto la Juventus, "La Società, pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive ha ritenuto di accedere all’applicazione di sanzioni su richiesta ex art. 127 CGS nei termini sopra indicati nel miglior interesse della Società stessa, dei suoi azionisti e di tutti gli stakeholders (sia appartenenti al mondo dello sport che non)". Lo scrive la Juventus sul suo sito, in riferimento alla sentenza di patteggiamento ratificata davanti al tribunale nazionale federale della Figc per la manovra stipendi".   "La definizione di tutti i procedimenti sportivi FIGC aperti - spiega la Juventus - consente infatti alla Società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi, permettendo inoltre al management, all’allenatore della Prima Squadra e ai giocatori di concentrarsi sull’attività sportiva ed in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione (sia con riferimento alle attività sportive che per quanto attiene ai rapporti di business con gli sponsor, le altre controparti commerciali e quelle finanziarie).

Caso Juventus: Gravina, "con patteggiamento ritrovata la serenità"

"C'è un momento per la verifica, gli accertamenti e i giudizi ma anche uno per decidere e guardare al futuro con maggiore serenità, un momento per pensare alla progettualità, il tutto nel rispetto delle regole. Quest'ultimo atto è previsto dalle nostre norme, dal codice di giustizia sportiva, auspicabile e condiviso. Credo sia il risultato più bello per il calcio italiano l'aver trovato un momento di serenità", spiega Gabriele Gravina, presidente Figc, commentando il patteggiamento della Juventus sulla manovra stipendi che ha visto la società bianconera punita con un'ammenda. "Si parla di giustizia sportiva non in maniera puntuale. La nostra giustizia è veloce, puntuale, rigorosa. E credo che nell'arco di 30 giorni, con i termini che sono stati fissati, esaurisce il suo percorso".

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