Coronavirus, Salvini: "Serie A riparta, Inter e Milan giochino al centro-sud"
Coronavirus, Salvini: "Serie A riparta, Inter e Milan giochino al centro-sud". Renzi attacca Spadofora: "Non capisce né di calcio né di democrazia"
Coronavirus, Salvini: "Serie A riparta, Inter e Milan giochino al centro-sud"
“Il calcio è anche un business, se muore di rimando si fermano tutti gli altri sport. Ci sono migliaia di posti di lavoro che ballano. E non parlo di Ronaldo o Ibrahimovic ma di tutto quello che ruota attorno". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenuto durante la trasmissione Rai 'La Politica nel pallone'. "Chiaro, non ci può essere il via libera subito, tra una quindicina di giorni speriamo di avere delle rassicurazioni - prosegue Salvini -. Per lo meno per giugno, altrimenti lo Stato avrà un altro settore in crisi se qualche ministro dirà di no. Ci sarebbe un altro miliardo da tirare fuori. Qualcuno ha sottovalutato il problema, persino demonizzato il mondo del calcio, forse per scarsa conoscenza della materia, non sapendo che ci sono a rischio 300mila posti di lavoro, tutto l’indotto del sistema calcio. Invece spara sui ricconi del pallone per non parlare dei problemi degli altri... Se metà delle società professionistiche falliscono in caso di mancata ripartenza prima dell’estate, mi deve però spiegare dove prende quel miliardo per tappare il buco”.
Bonaccini: "Non giudico Spadafora, lo comprendo"
Durante l'incontro è intervenuto il governatore della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, favorevole alla riapertura dei Centri Sportivi: "Lo sport di base è fondamentale - spiega Bonaccini - ma i professionisti sono un bene del Paese. Spadafora si trovare a gestire una situazione difficile e ha tutta la mia comprensione. Non mi permetto di giudicare, dobbiamo provare a dargli una mano. Il calcio muove qualche miliardo di euro, è un patrimonio del Paese, anche se ci sarebbe poi da discutere su come si sono comportati alcuni presidenti. Come non vedere che il calcio sostiene gran parte dello sport italiano, muove posti di lavoro con tutto quello che gli ruota attorno, tv, giornali, magazzinieri, tutto l’indotto? Per questo mi sono sentito di permettere di allenarsi, in piena sicurezza. Lo sport è coesione sociale, non solo agonismo. Non sono indovino, mi auguro si riparta, ma non è il mio ruolo dirlo. Accadesse, vorrebbe dire che la curva epidemiologica sta calando”. E poi da buon juventino: “Se tornasse Pogba sarei molto contento... Icardi? Grandissimo centravanti e con Higuain che va verso l’addio sarebbe un perfetto sostituto”.
Renzi contro il ministro dello Sport: "Non capisce né di calcio né di democrazia"
Chi invece va contro a Spadafora è il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, prima su Facebook poi con delle dichiarazioni all'Aria che tira: "Il campionato di calcio non è la priorità, certo - scrive Renzi nel post -. Ma è una scelta importante. Dice il ministro dello Sport che 'non se ne parla proprio'. E chi lo ha deciso? Lui allo specchio? in democrazia si parla di tutto. E si parla soprattutto delle scelte che riguardano tanti cittadini. Il ministro venga in Parlamento, non può decidere da solo: siamo una democrazia". Poi in trasmissione: "ll calcio non è un giochetto per addetti ai lavori - ha concluso Renzi -, ci sono interessi enormi che si muovono dietro questa vicenda" e quindi "Spadafora come si permette di dire che non se ne parla? Può dire la sua opinione, non è il padrone del calcio!".
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