Alfredo Di Stefano e' morto all'eta' di 88 anni
Alfredo Di Stefano, Presidente onorario del Real Madrid e leggendario attaccante dei 'blancos', e' morto all'eta' di 88 anni (compiuti lo scorso 4 luglio). Era stato ricoverato tre giorni fa all'ospedale Gregorio Maranon di Madrid per un attacco cardiaco. La "Saeta Rubia" era considerato da molti più grande anche di Pelè e Maradona. Nato in argentina - a Barracas, uno dei barrios di Buenos Aires - aveva origini italiane.
Cresciuto nel River Plate (con cui vinse due campionati) passò poi ai Millonarios di Bogotà (tre titoli nazionali). Giocò in due nazionali (sei partite con l'Argentina e trentuno con la Spagna: mai però alla fase finale di un Mondiale) e raggiunse il massimo della popolarità al Real Madrid insieme a Ferenc Puskas costituendo una delle coppie più forti del calcio mondiale. Veloce (da qui il soprannome saeta) era un uomo a tutto campo: creava gioco e chiudeva l'azione. Il prototipo del calciatore moderno, ma con cinquant'anni d'anticipo.
In blanco trovò 8 trionfi in Liga, ma soprattutto 5 storiche Coppe dei Campioni consecutive. La sesta non arrivò solo perché al Prater di Vienna si trovò di fronte la grande Inter del Mago Helenio Herrera. Correva l'anno 1964 e fu quello in cui chiuse la sua esperienza nel Real. Nella sua bacheca merengue anche una Coppa Intercontinentale, due Palloni d'Oro, 5 volte Pichichi (capocannoniere della Liga). Nei suoi 11 anni con i blancos la Saeta Rubia realizzo' 332 gol in 372 partite di campionato, diventando con 18 realizzazioni il madridista ad aver segnato di piu' nel Clasico con il Barcellona (il primato assoluto spetta a Messi). Si trasferì all'Espanyol dove gioco' fino al 1966 e chiuse la sua carriera all'età di 40 anni.
Da allenatore Di Stefano guido' Elche, Boca Juniors, Valencia, Sporting Lisbona, Rayo Vallecano, Castellon, River Plate e Real Madrid vincendo 2 campionati argentini, uno spagnolo, una Supercoppa di Spagna e una Coppa delle Coppe (Valencia). Dal novembre del 2000 ha coperto la carica di presidente onorario del Real Madrid e a lui e' intitolato lo stadio del Castilla, la squadra riserve delle merengues da quest'anno allenata da Zinedine Zidane. Ora, dopo due giorni di coma, Di Stefano e' morto, tradito da quel cuore che aveva cominciato a dare brutti segnali nel 2005. "Hasta siempre, Don Alfredo"