Julian Draxler fa innamorare il Milan. Ma prima c'è la Juventus

Vent'anni ancora da compiere (a fine settembre), eppure è il talento del momento per il calcio europeo: Julian Draxler ha incantato più di un osservatore e in questi giorni molto s'è detto e scritto su di lui. La passione di Ariedo Braida per il centrocampista nato in Vestfalia è nota. Il ragazzino deve solo crescere come esperienza, ma stiamo comunque parlando di un giocatore che sino all'eliminazione dei giorni scorsi col Galatasaray ha fatto la Champions League (e pure incantando). Il resto è parte di quel contenuto tecnico e fisico (alto 1,85) che solo i grandi possono avere: dribbling, tempi d’inserimento e tiro da fuori.
Qualche numero? Quest'anno è già in doppia cifra come gol segnati (oltre trenta le presenze) e ha messo assieme pure cinque assist. Joachim Löw non ha dubbi sul suo valore e lo ha già lo ha inserito nella rosa della sua nazionale maggiore.
Piace al Milan, si diceva. Ma la società italiana che sta seguendolo da più tempo è la Juve, che da almeno un paio d'anni ha portato i suoi osservatori a seguirne la crescita. Anzi, la Signora tentò pure un blitz nel 2011 (a gennaio aveva debuttato in Bundesliga contro l'Ambrugo e già tutti si resero conto del suo potenziale al punto che diventò subito titolare), cercando di portarlo a Torino sin da minorenne. Ma fu proprio Julian che lasciò cadere la cosa, preferendo restare in Germania. Ora la voglia di cercar fortuna all'estero un po' gli è venuta. I costi non sono modici comunque: il contratto in scadenza nel 2016, pota lo Schalke 04 a chiedere 20 milioni come base d'asta.