Formula 1, a rischio il GP d'India: organizzatori accusati di evasione fiscale
La Corte Suprema di New Delhi esaminerà la richiesta di annullamento del Gran Premio d'India di Formula Uno, presentata da alcuni avvocati attraverso lo strumento della 'Public Interest Litigation', previsto dalla Costituzione indiana per proteggere il pubblico interesse. Secondo l'accusa, la Jaypee Sports International Limited, societa' organizzatrice dell'evento sportivo, non avrebbe pagato una tassa del 25% sugli introiti dovuta allo Stato per l'appuntamento tenutosi lo scorso anno. Sempre secondo l'accusa ''la Formula 1 non e' uno sport, ma e' intrattenimento, di conseguenza non puo' godere del regime di esenzione fiscale''.
La gara e' in programma domenica sul circuito di Greater Noida, a 50 chilometri da New Delhi. Gli organizzatori si erano detti ''in grande difficolta''' per la scarsa risposta del pubblico in occasione del Gran Premio. Rispetto ai 96.000 biglietti venduti la prima edizione, nel 2011, e ai 65.000 tagliandi acquistati lo scorso anno, quest'anno gli appassionati hanno comprato solo 30.000 biglietti in prevendita. Il patron della Formula 1, Bernie Ecclestone, ha gia' provveduto a togliere il Gp dell'India dal calendario del 2014, per ragioni ''politiche e logistiche''.