Garcia: "In Italia lottiamo, in Europa siamo ancora piccoli"
"Con la Juve e' stata una partita particolare, e l'ho cancellata, quella sera la Roma ha dimostrato di essere da primi posti. Io ho totale fiducia nei miei ragazzi anche con questi episodi contrari. Questa squadra se la potra' giocare con tutti. Gianni (Rivera, ndr) ha detto che vinca il migliore: sono d'accordo con lui, la Roma e' la piu' forte". Cosi' il tecnico della Roma, Rudi Garcia, ritirando il premio "Etica nello Sport" presso l'Aula Magna della Facolta' di Economia dell'Universita' degli Studi di Roma Tor Vergata. "Totti? Si rischia di dire cose banali. E straordinario il giocatore, il giocatore che vuole fare tutta la partita. Un uomo fantastico, mi piacerebbe vincere qualcosa con il capitano".
Circa i risultati della Roma, il mister giallorosso assicura che "bisogna avere fiducia. Per nessuna squadra la stagione e' un fiume tranquillo, ci sono turbolenze ma dobbiamo essere convinti di quello che facciamo. Misuriamo le cose nei momenti difficili e sono tranquillissimo dei miei ragazzi. Il segreto del mio rapporto con i giocatori? Non c'e', so solo che non posso allenare, senza amare i miei giocatori. Si deve ascoltare, parlare con loro. Io, avendo giocato, penso ancora come un calciatore. Per questo quando mi vogliono fregare, non ci riescono".
L'Italia, al momento, e' un po' indietro rispetto ai massimi campionati europei: "Ci sono dei modelli. In Premier hanno degli stadi fantastici, andare allo stadio deve essere una festa. Pero' ci si deve arrivare anche comodamente, in Italia bisogna avere stadi nuovi e seguire il modello tedesco. Il nuovo stadio sara' un vantaggio non solo per noi della societa', ma soprattutto per voi tifosi".
Si torna a parlare anche delle due sconfitte con il Bayern, la seconda con una squadra chiamata solo a difendere: "E' stato un momento da gestire, e lo abbiamo fatto con una riflessione importante. Puo' succedere un incidente, soprattutto perche' abbiamo giocato contro una delle squadre piu' forti del momento. Siamo stati forti a non perdere fiducia in noi stessi. E' intelligente dimostrare che si puo' giocare in altro modo ed anche una prova di umilta' sapere che ci sono squadre piu' forti di noi. Raggiungere i migliori non si fa in un giorno. In Italia stiamo lottando - ha concluso Garcia - ma in Europa siamo ancora dei piccoli".