I tedeschi in campo, gli italiani in spiaggia
Decine di discussioni dopo l'eliminazione della Nazionale di calcio dai mondiali di Brasile 2014. Una "vergogna" , definita da molti l'uscita al primo turno contro squadre mediocri e con un gioco espresso assolutamente scarso. Numerose critiche al "sistema calcio" italico che viene considerato vetusto, anacronistico, senza alcuna innovazione.
Innovazione, modernità, voglia di cambiamento, ecc. tutto ciò che Lega Calcio e Federazione non sanno neppure cosa siano. Un esempio eclatante è il calendario della serie A. Mentre in tutti i maggiori campionati esteri l'inizio della massima serie avviene attorno la metà del mese di agosto o nella penultima domenica del mese, da noi si decide di far iniziare la serie A alla fine del mese con le conseguenze immaginabili in fatto di calendario compresso, turni infrasettimanali, poche soste e di conseguenza anche meno giorni di riposo e allenamento per i giocatori.
Noi, no, per noi Agosto è il mese sacro dedicato alle ferie e come succede anche a Natale e Capodanno anche il dorato mondo pallonaro deve concedersi il meritato (?) risposo come qualunque altra attività lavorativa. Mi chiedo se un movimento come quello calcistico dove il girano miliardi di euro si possa permettere di omologarsi alle altre attività lavorative e se, invece, vuole competere con gli altri campionati europei all'avanguardia non debba prendere esempio da loro e "sacrificare" una settimana dell'intoccabile mese agostano.
Ma noi non siamo la Germania, dove la Bundesliga inizia il 22 agosto e nonostante le richieste di posticipo da parte del Bayern per l'utilizzo di gran parte dei suoi giocatori al mondiale brasiliano terminato con la vittoria finale, noi no, noi avevamo la presunzione di giungere fino alle fasi finali e quindi di dare ai nostri "eroi" il meritato riposo di oltre un mese.
Visto che i nostri "eroi" non hanno superato nemmeno il girone eliminatorio, non sarebbe stato il caso di anticipare l'inizio della serie A di una settimana e di dare, così, un segnale di cambiamento,di rinnovamento di tutto il movimento calcistico anche se ancora privo della dirigenza e del commissario tecnico? Ma forse si chiede troppo perchè è il nostro Stato, in tutti i settori, non conosce il significato dei vocaboli innovazione e cambiamento.
Massimo Puricelli