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Ibrahimovic toglie la corona a Lukaku: Zlatan 'Dio di Milano'
Zlatan Ibrahimovic (Instagram Ac Milan)

Ibrahimovic toglie la corona a Lukaku: Zlatan 'Dio di Milano'

"C'è un nuovo re nella città", aveva scritto Romelu Lukaku dopo Inter-Milan 4-2 dello scorso febbraio, quando i nerazzurri ribaltarono lo 0-2 del primo tempo. A distanza di qualche mese, i rossoneri si sono presi la rivincita vincendo 2-1 il derby. Super protagonista Ibrahimovic che ha 'corretto' l'attaccante belga dell'Inter su Instagram: "Milano never had a king, they have a GOD", "Milano non ha mai avuto un re, ha un Dio", il post di Zlatan. A proposito del fuoriclasse svedese e del momento fantastico del Milan ha parlato Stefano Pioli: "Ibra ci sta dando tanto, ma è evidente anche la crescita di tutti gli altri. Il nostro lavoro è sotto gli occhi di tutti, cerchiamo di tirare fuori il meglio da ogni giocatore. Il suo futuro? Nemmeno lui sta pensando al futuro adesso. La cosa più bella è vederlo felice di allenarsi e di giocare, poi vedremo cosa succederà nella prossima stagione. E' ancora presto adesso".

Tornando alla 'sfida' Lukaku-Ibra, anche il Milan ha chiamato indirettamente causa l'attaccante dell'Inter: "Ci può essere un solo re", ha scritto il club rossonero. La foto ovviamente è di 'king' Zlatan Ibrahimovic.

Ibrahimovic show, tra scudetto e nuovo rinnovo di contratto con il Milan

Zlatan Ibrahimovic, 39 anni e non sentirli. Nè li dimostra in campo. Il fuoriclasse svedese ha rilanciato il Milan da quando è tornato a vestire la maglia rossonera lo scorso gennaio. Dopo un finale di campionato esaltante (tra giugno e inizio agosto il Diavolo ha tenuto medie da scudetto e conquistato la qualificazione al preliminare di Europa League che sino a dicembre pareva un miraggio) Ibra - che ha sconfitto anche il Covid nel giro di un paio di settimane - ha ripreso da dove aveva terminato: devastante contro il Bologna alla prima di serie A e nel derby vinto 2-1 contro l'Inter grazie alla sua doppietta. Ibrahimovic parla di scudetto e tanti tifosi già sognano oltre al tricolore anche il suo rinnovo. "Può giocare in serie A fino a 45 anni", ha detto Beppe Bergomi durante la telecronaca della stracittadina milanese. E sono in molti a pensarlo. Sarà rinnovo con il Milan dunque: al momento il club rossonero dovrà affrontare due priorità, il prolungamento del contratto di Donnarumma e Calhanoglu. Bisogna colmare la distanza tra offerta e richiesta che esiste oggi in modo chiaro con due pilastri di questo Milan che sono in scadenza a giugno. Ma c'è da scommettere che se Ibrahimovic continuerà così e la stagione rossonera proseguirà a caccia del sogno Champions, presto si parlare anche del contratto dello svedese. “Il rinnovo di Donnarumma? Lo affronteremo, ma non c’è solo lui. Dobbiamo parlare anche con Calhanoglu e poi c’è anche Ibrahimovic. Vogliamo tenere i migliori, poi se ci riusciremo si vedrà”, aveva detto Paolo Maldini prima che il derby iniziasse. I due gol infilati nella porta dell'Inter certo rafforzano questo discorso...

IBRAHIMOVIC "SCUDETTO E' UNA POSSIBILITÀ, SORPRESO? NO"

"Era una partita importantissima contro l'inter, il derby. Avevo tanta fame dopo due settimane chiuso in casa. Sono un po' deluso per il rigore sbagliato". Lo ha dichiarato l'attaccante del Milan, Zlatan Ibrahimovic, al termine del match vinto per 2-1 contro l'Inter. "Aver vinto e' stato importante, l'avventura continua. Scudetto? Siamo all'inizio, da quando sono arrivato la squadra sta facendo grandi cose, sta crescendo. Sicuramente e' una possibilita', stiamo lavorando per questo. La squadra ha una mentalita' differente e i giovani sono piu' responsabili - ha proseguito Ibrahimovic ai microfoni di Sky Sport -. Voi non vedete come si allenano, lo fanno alla grande. Responsabilita'? La sento tanto, perche' sono il piu' vecchio (ride, ndr). Sono tutti disponibili, bravi e seguono. Tutti hanno voglia di vincere. Non sono stupito da me stesso. So cosa posso fare, sono andato in America per ripartire da zero. A Manchester dissi a Mourinho di non convocarmi perche' non volevo deluderlo, non ero il vero Ibra. Dopo l'America ero indeciso se continuare. Poi Mino Raiola mi ha detto che dovevo fare vedere a tutti che potevo giocare ancora in Europa. Mi ha detto: 'Il Milan ha bisogno', allora io ho detto: 'Chiama il Milan'".

 "Covid? Ho perso un po' di gusto, ma non avevo sintomi, facevo tamponi e ho detto che il derby non potevo saltarlo anche senza risultati avrei giocato, nessuno poteva fermarmi. Leao? Puo' diventare un grande giocatore, ha un fisico quasi meglio del mio (ride, ndr). Pero' deve impegnarsi con tutto se stesso, giocare nel Milan e' una grande occasione".

INTER-MILAN 1-2. PIOLI, 'MILAN AMBIZIOSO MA PER UN POSTO CHAMPIONS CI SARA' DA LOTTARE'

''Ci sono 3-4 squadre come organico, e sulla carta, che hanno investito più di noi. E' chiaro che siamo ambiziosi perché siamo il Milan ma sarà molto difficile in campionato superare squadre come Inter, Juventus, Napoli e Atalanta, poi ci sono Roma e Lazio, tra le prime 7 solo 4 alla fine saranno felici''. E' il pensiero dell'allenatore del Milan, Stefano PIOLI, ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria per 2-1 nel derby che lascia i rossoneri soli in vetta alla classifica a punteggio pieno con 12 punti.

INTER-MILAN 1-2, PIOLI, 'GRANDE VITTORIA, MILAN HA SAPUTO SOFFRIRE, PUNGERE E RESTARE IN PARTITA'

''Il risultato di oggi non cambia niente, poi è chiaro che siamo soddisfatti, abbiamo battuto una grande squadra che ci ha creato grandi difficoltà ma siamo stati bravi a restare in partita, soffrire e cercare di pungere tutte le volte che ne abbiamo l'occasione. E' una grande vittoria ma il cammino resta lungo, ci sono tante cose in cui possiamo migliorare''. E' il commento del tecnico del Milan, Stefano PIOLI, dopo il successo per 2-1 nel derby contro l'Inter. ''Ibra era molto stanco ma stavolta non lo ho ascoltato ed è rimasto in campo fino all'ultimo. Zlatan è un campione in tutto e il suo apporto alla squadra è importantissimo. Complimenti a lui e ai miei giocatori. Stiamo crescendo e dobbiamo continuarlo a farlo -prosegue il tecnico emiliano ai microfoni di Sky Sport-. Lo spirito della squadra è incredibile, siamo dentro alla nostra causa, lavoriamo bene e sappiamo che avremo grandi difficoltà''. ''Abbiamo sempre vinto ma non abbiamo mai avuto una vittoria facile il ché vuol dire che dobbiamo migliorare dal punto di vista tecnico e tattico. Dal punto di vista caratteriale questa squadra molto giovane sta facendo una crescita molto importante'', conclude.

INTER-MILAN 1-2, ROMAGNOLI "PARTITI BENE, BATTUTA SQUADRA FORTISSIMA"

"E' un momento bello. Siamo partiti bene, sono felice di festeggiare 200 presenze in A con una vittoria nel derby". Lo ha dichiarato il difensore e capitano del Milan, Alessio Romagnoli, al termine del match vinto per 2-1 contro l'Inter. "Pioli ha tanti meriti come noi calciatori, siamo un bel gruppo come si vede in campo - ha sottolineato Romagnoli ai microfoni di Sky Sport -. Non dobbiamo fermarci e stare sempre sul pezzo. E' una vittoria importante ma e' ancora presto, si vedra' verso marzo dove siamo. Abbiamo piu' consapevolezza rispetto allo scorso anno. Oggi abbiamo incontrato una squadra fortissima e noi siamo stati capaci di soffrire e reagire. Siamo stati bravi, ma da domani si pensa all'Europa League. Ibrahimovic? Per noi e' fondamentale, sara' importante continuare cosi'".

INTER-MILAN 1-2 TABELLINO

INTER (3-4-1-2): Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij, Kolarov; Hakimi, Vidal (Dall'84' Sanchez), Brozovic (Dal 67' Eriksen), Perisic; Barella; Lukaku, Martinez. A disp.: Padelli, Stankovic, Ranocchia, Darmian, Moretti, Vezzoni, Squizzato, Satriano, Pinamonti. All.: Conte

MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kjaer, Romagnoli, Theo Hernández; Kessie (dall'87' Tonali) Bennacer; Saelemaekers (Dal 62' Castillejo), Calhanoglu, Leao (Dal 62' Krunic); Ibrahimovic. A disp.: Donnarumma A., Tatarusanu, Conti, Dalot, Kalulu, Diaz, Hauge, Colombo, Maldini. All.: Pioli

Marcatori: Ibrahimovic (13' e 16'), Lukaku (29')

Ammoniti: Kjaer, Kessie, Ibrahimovic, Brozovic, Vidal, Hakimi

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