Agente di Chivu: "Avanti con l'Inter". Mazzarri post-Genoa: "Meglio del previsto"
AGENTE CHIVU "NON SMETTE, CONTINUA CON L'INTER" - Non appendera' gli scarpini al chiodo, almeno per il momento, Cristian Chivu. L'esperto difensore rumeno, che la scorsa settimana si e' sottoposto ad un intervento a New York, non pensa al ritiro come ha rivelato in esclusiva ai microfoni di calciomercato.it uno dei suoi agenti, Victor Becali: "Chivu non lascera' il calcio, continuera' a giocare con la maglia dell'Inter. Vedremo quando tornera', si e' operato da poco al piede. Non c'e' nessun incontro in programma con la societa' (di recente si era parlato di possibile rescissione del contratto in scadenza la prossima estate, ndr): prima deve pensare a recuperare bene dall'infortunio".

di Lorenzo Lamperti
@LorenzoLamperti
Milano, ore 17,15. Il cielo è nerissimo e il vento impetuoso. Sembra in arrivo una tempesta. Sempre Milano, ore 19,50. Alla fine non ha piovuto ed è tornato il sereno. Anche, e soprattutto, su San Siro. Lì l'Inter è tornata a vincere in campionato. Gli uomini di Walter Mazzarri hanno cominciato la stagione nel migliore dei modi. Cioè con i tre punti. Vero è che nel primo tempo a dominare è stata solo la noia ma nella ripresa i nerazzurri si sono sbloccati. Decisivi gli ingressi di Icardi e Kovacic: le forze fresche per un futuro che adesso forse fa un po' meno paura.
LA CRONACA
Mazzarri ha optato, per la sua prima gara casalinga, per un modulo accorto: 3-5-1-1 con Alvarez a fare da raccordo tra la coppia Guarin-Kuzmanovic e Palacio. Cambiasso si sistema davanti alla difesa, ma non è un regista e lo si vede subito. Troppi i palloni sbagliati dal Cuchu. Quel ruolo non è il suo. L'Inter parte lenta, anzi lentissima. Nei primi 45 minuti si registrano solo un colpo di testa di Ranocchia e un mezzo diagonale di Jonathan, entrambi fuori misura. La sensazione è che i nerazzurri pensino soprattutto a non imbarcare dietro, come troppo spesso è accaduto la scorsa stagione. Fortuna per Mazzarri che dall'altra parte c'è un Genoa ordinato ma con poco mordente. Spesso i rossoblù potrebbero ripartire ma sono troppo timidi e Gilardino si sbraccia invano con i suoi compagni. Nella ripresa si vede una partita più viva. Merito soprattutto dei nuovi entrati in casa nerazzurra. Icardi mette finalmente una bandierina nerazzurra nell'area avversaria e fa sentire subito la sua presenza con un paio di colpi di testa, uno dei quali centra la traversa. Kovacic strappa subito applausi in un paio di discese palla al piede. Ma ad aprire la partita è Nagatomo su cross, sporcato, di Jonathan. Un manifesto del calcio voluto da Mazzarri. Da esterno a esterno, anche se i due non sono gli Isla e i Kolarov che aveva richiesto il tecnico livornese. Dopo il vantaggio è tutto in discesa. I nerazzurri fanno in tempo a far infuriare Mazzarri per un paio di contropiede non sfruttati prima del bis di Palacio imbeccato splendidamente da Guarin.

LE PAGELLE
HANDANOVIC 6,5 - Impegnato solo una volta, chiude bene la strada a Bertolacci.
CAMPAGNARO 7 - Chiude con sicurezza e riparte in scioltezza. E' ovunque. Si capisce perché Mazzarri l'abbia sempre voluto con sé.
RANOCCHIA 6 - Molto incerto ma alla fine se la cava su Gilardino. Pericoloso due volte in avanti.
JUAN JESUS 6 - Soliti pregi, bene in anticipo e nei contrasti, soliti difetti, male nel far ripartire l'azione. Però si ha la sensazione che Mazzarri stia cominciando a educarlo tatticamente.
JONATHAN 6,5 - Una bella prova macchiata solo da un mezzo addormentamento che stava mandando Bertolacci in porta. Per il resto gioca sicuro, spinge spesso ed è dal suo cross che arriva il gol del vantaggio. in più recupera vari palloni.
GUARIN 6,5 - Impreciso al tiro ma dai suoi piedi nascono entrambi i gol. Allarga su Jonathan per il cross del vantaggio e manda in buca Palacio per il raddoppio.
CAMBIASSO 5 - Gli tocca fare da regista e non è il suo ruolo. Sbaglia molti palloni e anche quando non lo fa non ha mai un'idea brillante per velocizzare l'azione. (KOVACIC 6,5. Illumina San Siro con un paio di discese dirompenti).
KUZMANOVIC 5 - Da due mesi si parla della sua imminente cessione e invece comincia la stagione da titolare. Non sfrutta però l'occasione. Lento, macchinoso, sostanzialmente inutile. (ICARDI 6,5. Si piazza in area e comincia a sgomitare. Con un colpo di testa appena entrato suona la carica. Colpisce una traversa. Buoni segnali).
NAGATOMO 6,5 - Cerca di spingere e lo fa con buona costanza anche se dalla sua parte si trova davanti un buon Vrsaljko. Sblocca la partita con un taglio intelligente.
ALVAREZ 7 - La cura Mazzarri lo sta rigenerando. Sembra un giocatore nuovo. Pungente davanti, torna spesso a recuperare palloni. Si ha la sensazione che quest'anno possa cambiare il suo destino. (TAIDER s.v. Pochi minuti ma con la giusta lena. Lo schermo davanti alla difesa sarà lui).
PALACIO 6,5 - Nel primo tempo ne vede poche, nella ripresa gira meglio in coppia con Icardi. Segna l'ennesimo bel gol.
MAZZARRI 7 - Regola numero uno: non subire. Regola numero due: vincere. Entrambe rispettate. Per la regola numero tre (possibilmente giocare bene) si prega di ripassare più avanti anche se negli ultimi 20 minuti qualcosa di buono si è visto.

MAZZARRI: "STIAMO CRESCENDO PIU' DEL PREVISTO" - E' soddisfatto a fine gara, Walter Mazzarri. Alla vigilia aveva chiesto ai suoi tre punti per cominciare col piede giusto e tre punti ha ottenuto. "E' andata come l'avevo pensata" spiega il tecnico in conferenza stampa. "I cambi erano pianificati: ho tenuto persone di qualità come Kovacic e Icardi per il secondo tempo, quando gli altri potevano essere più stanchi". Le sensazioni sui miglioramenti dei nerazzurri sono positive: "Stiamo crescendo più di quanto mi aspettassi. Dopo il gol di Nagatomo ci siamo sbloccati anche da un punto di vista psicologico e abbiamo espresso un buon calcio, tanto che la partita sarebbe potuta finire con qualche gol in più".
MERCATO E THOHIR - Adesso l'attenzione dei tifosi nerazzurri si sposta per qualche giorno sulle vicende di mercato e su quelle societarie. Si proverà a piazzare qualche giocatore in uscita, vedi Schelotto, Kuzmanovic e più difficilmente Pereira. In entrata dovrebbe arrivare un altro centrocampista. I nomi caldi sono Fernando del Porto e Wellington del San Paolo. In avanti resta il sogno Eto'o, ma la concorrenza della Premier League è dura da battere. Sul fronte societario si chiarirà tutto la prossima settimana, dopo Catania-Inter e la chiusura del calciomercato. Alla ripresa dopo la sosta per le nazionali al timone dell'Inter dovrebbe esserci Erik Thohir ma Massimo Moratti non abbandonerà la nave. E sarà già tempo di Inter-Juve.