Inter, frecciata di Lukaku: "Ci siamo fermati solo con un positivo della Juve" - Affaritaliani.it

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Inter, frecciata di Lukaku: "Ci siamo fermati solo con un positivo della Juve"

Inter, frecciata di Lukaku: "Ci siamo fermati solo con un positivo della Juve. Perché dobbiamo giocare se nel mondo c’è gente che rischia la vita?"

Inter, frecciata di Lukaku: "Ci siamo fermati solo con un positivo della Juve"

Romelu Lukaku parla della situazione che lui e i suoi compagni interisti stanno vivendo con il coronavirus e lancia forte, di netto, una stoccata contro la Juventus in una diretta Instagram organizzata dalla Puma: "Perché dobbiamo giocare se nel mondo c’è gente che rischia la vita? Eppure è necessario che il giocatore della Juve sia positivo affinché il calcio si fermi: è normale tutto ciò? No, non è normale”. Il riferimento va alla positività del difensore bianconero Daniele Rugani, la sera stessa di Liverpool-Atletico Madrid prima che la Uefa decidesse lo stop, afferma: “La salute viene prima di ogni cosa. Il calcio mi manca, però adesso l’importante è la salute della gente. Tutto il resto è secondario”.

I modelli di Lukaku: da Adriano a Drogba

Poi Lukaku prosegue: “Ciò che mi manca di più è il ritmo gara, la competizione con l’avversario, lo stadio pieno, l’affetto del pubblico. Sto sfruttando questo momento per analizzare le mie ultime prestazioni, anzi, più in generale tutto quello che ho fatto negli ultimi sei mesi. Si può sempre migliorare nel calcio”. La sua filosofia del calcio è tutta in queste parole: “Io vivo per fare gol. Ma se voglio aiutare la mia squadra, devo essere sempre pronto ad aiutare i miei compagni. Le statistiche personali hanno poca importanza. Negli ultimi metri bisogna essere dinamici, attaccare lo spazio con i tempi giusti. Noi ci alleniamo molto, vediamo ogni giorno dei video con il fine di analizzare i nostri errori ed evitare di ricommetterli in futuro”. Una parola infine sui suoi modelli: "Ho amato Adriano, che con la maglia dell’Inter ha fatto grandi cose. I miei primi ricordi legati al calcio internazionale risalgono alla Coppa del mondo 1998: tempi in cui Ronaldo il Fenomeno dimostrava di avere una classe superiore. In Europa ho ammirato Henry e Drogba”.