Inter, poker al Verona. Protesta della Curva Nord

di Lorenzo Lamperti
@LorenzoLamperti
Buona la quarta. L'Inter ritrova il sorriso dopo tre partite senza vittorie. E lo fa con quattro gol al Verona, fin qui sorpresa del campionato. Walter Mazzarri vara una formazione più tecnica, con Kovacic-Alvarez e Guarin e senza Taider. Il gioco funziona, anche se tre gol su quattro arrivano al termine di mischie su corner. I veronesi sono stati invece troppo molli e stranamente disattenti in fase difensiva. Da registrare anche la contestazione della Curva Nord nerazzurra contro la Figc.
LA CRONACA - Nell'Inter Carrizo sostituisce tra i pali lo squalificato Handanovic, Rolando è confermato nella linea a tre difensiva, Alvarez gioca interno sinistro con Kovacic alle spalle di Palacio. Il Verona conferma il modulo 4-3-3 con l'innesto di Donati dal primo minuto rispetto alla vittoria di sette giorni prima contro il Parma. L'Inter parte forte e dopo 12' è già sul 2-0. Entrambe le reti su corner. Nella prima occasione Jonathan tira al volo su battuta di Cambiasso, deviazione decisiva di Moras nella propria porta. Il bis arriva invece al termine di una mischia con Jorginho che rinvia proprio su Palacio: il pallone colpisce l'argentino e si insacca. Il Verona prova a reagire prima con un colpo di testa di Toni e poi con Martinho, che al 32' sfrutta un errore di Juan Jesus, si invola nell'autostrada concessa dalla svagata retroguardia interista e davanti a Carrizo non sbaglia. Ma i gialloblu sono troppo morbidi, soprattutto in fase di possesso palla. Spesso i nerazzurri riconquistano la sfera nella trequarti offensiva e Mandorlini si sgola dalla panchina. Al 38' l'Inter ristabilisce le distanze: Nagatomo salta Cacciatore e di sinistro coglie il palo, sulla respinta arriva Palacio che con un tiro sporco libera Cambiasso a due passi dalla porta. Nella ripresa il copione non cambia. Dopo un tentativo di Guarin ecco il poker: corner di Alvarez, deviazione di Jonathan e tocco finale di Rolando. A questo punto l'Inter si rilassa e al 71' concede la rete a Romulo che sfrutta un assist di Toni. Ma non c'è mai la sensazione che la partita possa riaprirsi. Al termine dei 90 minuti arriva la doppia espulsione di un negativo Belfodil e di Moras. I nerazzurri tornano al quarto posto superando in classifica proprio il Verona.
LA PROTESTA DELLA CURVA - "Ci volete come non saremo mai... così. Seduti e in silenzio". La Curva Nord, come annunciato, protesta contro la norma di discriminazione razziale che ha già penalizzato la tifoseria nerazzurra contro la Fiorentina alla quinta giornata. Per i primi 15 minuti gli ultras stanno seduti, poi si alzano e si dividono nettamente in due schieramenti. "Ora vi facciamo vedere quanto siete ridicoli", si legge su uno striscione. Per una quindicina di minuti le due mini curve cantano e si siedono in maniera alternata. Uno spicchio canta slogan contro Milano e i milanesi prima, contro i veronesi poi sotto la scritta: "Questo si può". L'altro spicchio canta invece i cori contro i napoletani che sono costati la chiusura del settore contro i Viola. Al termine un altro striscione: "E ora quale parte della curva chiuderete?" Con tanto di accusa diretta alla Figc che, secondo il tifo nerazzurro più caldo, con le proprie regole svuota gli stadi.
LE PAGELLE
CARRIZO 6. Quasi mai impegnato, subisce due reti ma stavolta non ha nessuna colpa.
ROLANDO 6,5. E' il più preciso dietro, si toglie anche la soddisfazione del gol.
RANOCCHIA 5,5. Spesso incerto su Toni, non ha ancora ritrovato la sicurezza.
J. JESUS 5. Sbaglia in occasione del gol di Martinho, spreca una buona ripartenza 4 contro 3 con un tiraccio da fuori.
JONATHAN 7 - Propizia il vantaggio con un bel tiro al volo, poi tiene la fascia con regolarità. Sfiora un gol con un tiro di sinistro, si prende anche l'ovazione del pubblico con un numero di prestigio in mezzo a due avversari.
GUARIN 6,5 - Più presente di altre volte, in progressione è imprendibile. Però tenta troppo spesso il tiro da fuori e quasi mai centra la porta.
CAMBIASSO 6 - Ordinaria amministrazione, Mazzarri lo sostituisce preservandolo per il turno infrasettimanale. (KUZMANOVIC 6)
ALVAREZ 6. Si fa vedere più in fase di non possesso che non in avanti. E' comunque continuo, non ha più le amnesie o i vuoti delle scorse stagioni.
NAGATOMO 6,5 - Forse il migliore in campo fino alla mancata chiusura sul gol di Romulo. Prima aveva fatto a fette Cacciatore sfiorando anche due volte il gol.
KOVACIC 5,5 - Ancora né carne né pesce. Giocando da trequartista non ha lo spazio per le sue progressioni palla al piede e non ha mai lo spazio o il coraggio per provare il tiro o l'affondo decisivo. (TAIDER s.v.)
PALACIO 7 - Un pericolo continuo per la difesa veronese. Segna in maniera fortuita, l'arbitro gli toglie un gol buono, lotta su ogni pallone. (BELFODIL 4. Male in campo, malissimo fuori quando si fa espellere a partita finita).
ALL. MAZZARRI 6,5 - Lo ha riconosciuto lui stesso a fine gara: "Una grande partita, ma troppa leggerezza". Ecco, troppa leggerezza in fase difensiva, cosa alla quale le squadre di Mazzarri non avevano abituato. Per fare strada questa Inter deve registrarsi dietro e non può bastare il solo recupero di Campagnaro. Funzionano bene le fasce, il mister deve ancora trovare la quadratura davanti. Di fianco al gigantesco Palacio il baby Kovacic non ha convinto. Magari Icardi...