Nuovo stop Milan. Pippo: "Dovevamo fare un altro gol nel primo tempo"
"Nel primo tempo avevamo la partita in pugno. La squadra era stata brava e avevamo fatto un bellissimo gioco; peccato perche' li' la dovevamo vincere e dovevamo passare in vantaggio. Siamo dispiaciuti anche perche' siamo andati sotto subito, con un gol che, mi dicono, e' viziato da fuorigioco. Una vittoria sarebbe stata importante: andiamo avanti, il campionato e' lungo". Cosi', ai microfoni di Sky, al termine di Cesena-Milan, l'allenatore dei rossoneri Filippo Inzaghi. "Ripeto che dovevamo fare piu' gol nella prima frazione; nella ripresa infatti, fra il caldo, la fatica per i tre impegni consecutivi e il rosso a Zapata, siamo un po' calati.
Torres per Inzaghi "ancora non ha i 90 minuti nelle gambe: volevo farlo rifiatare e volevo provare anche Pazzini. Purtroppo per Giampaolo quando e' entrato lui in campo il Milan e' rimasto in dieci e dunque ha avuto poche occasioni da gol", ha aggiunto il tecnico dei rossoneri. "La classifica e' corta: siamo tutte le squadre li'. Stiamo crescendo: c'e' buon gioco e c'e' lo spirito giusto. Juve e Roma sono qualche gradino sopra a tutte; con le altre ce la possiamo giocare alla pari. Dobbiamo pero' crescere in un po' di cose: ci vuole tempo e lavoro", ha proseguito Inzaghi.
"Berlusconi? Io devo pensare a far vincere la squadra e a farla migliorare. Penso che oggi si siano viste diverse cose positive: penso che il presidente sara' contento di quanto visto oggi. Adesso torniamo a San Siro: speriamo di riconquistare davanti al nostro pubblico i tre punti", ha concluso l'allenatore del Milan.
Cesena-Milan 1-1, rossoneri non tornano alla vittoria - Al termine di sfida accesa e intensa, caratterizzata da molte buone iniziative e da altrettanti vistosi errori, al "Manuzzi Orogel Stadium", Cesena e Milan hanno pareggiato (1-1). Giusto nel complesso il risultato finale della gara, che ha evidenziato pregi e difetti di entrambe le formazioni, brave nel proporre gioco ma spesso e volentieri scoperte e "distratte" in fase difensiva. Equilibrati anche il possesso del gioco e le occasioni del match: nel primo tempo ha fatto meglio il Milan; nella ripresa sono stati piu' pericolosi i romagnoli.
Nei padroni di casa, privi di Cazzola e Tabanelli, Pierpaolo Bisoli ha puntato dal primo minuto sul collaudato 4-3-1-2, inserendo Capelli, Lucchini, Volta e Renzetti a protezione di Leali 7; Ze Eduardo, Cascione e Coppola nella zona nevralgica; con Brienza alle spalle del duo offensivo composto da Marilungo e Succi.Negli ospiti, orfani di Montolivo, Diego Lopez, Saponara e Van Ginkel, Pippo Inzaghi, dopo l'incontro con Silvio Berlusconi, ha deciso di cambiare l'assetto iniziale, schierando i rossoneri con il 4-2-3-1. Attori principali di questo nuovo modulo i difensori Abate, Zapata, Rami e De Sciglio, schierati davanti ad Abbiati; i centrocampisti Poli e De Jong, apparsi un po' isolati in mezzo al campo; con i trequarti Honda, Menez e Bonaventura a sostegno di Torres. E' entrato nella ripresa Pazzini; mentre e' stato seduto in panchina per tutti i 90 minuti El Shaarawy. La prima occasione dell'incontro e' stata in favore dei rossoneri; ma Leali ha risposto bene a Torres (autore di un discreto colpo di testa). Quattro minuti dopo e' giunto il vantaggio del Cesena: su un tiro tutt'altro che irresistibile di Marilungo, Abbiati ha respinto male e Succi (partito in posizione discutibile, forse era in fuorigioco) ha messo la sfera in rete da due passi. DSue minuti dopo lo stesso attaccante dei romagnoli ha reclamato un penalty; ma l'intervento di Rami e' sembrato pulito.Al 18' ha rialzato la testa il Milan: su una bella punizione di Honda, leali si e' fatto trovare pronto e ha deviato il pallone in angolo. Sul successivo corner, pero', l'estremo difensore dei neopromossi in A e' crollato: su una bella palla di Honda, Rami ha svettato piu' in alto di tutti e ha siglato il pareggio. Al 30', poi, Bonaventura, dopo l'ennesima iniziativa di Menez, ha calciato con violenza da buona posizione; ma la sfera e' terminata sopra la traversa.
Nella ripresa, via via, il Cesena ha ripreso le misure e si e' reso piu' pericoloso. Al 5' Coppola, calciando dal limite, ha sfiorato il palo. Tre minuti dopo Leali ha detto di no anche a De Sciglio; mentre al 20' Defrel (neo entrato) ha mandato il pallone di non molto al lato della porta difesa da Abbiati.Al 28' una tegola per i rossoneri: Zapata ha fermato al limite dell'area il lanciatissimo Defrel e l'arbitro ha giustamente lasciato il Milan in dieci uomini, cacciando il difensore colombiano. Da questo punto in poi il Cesena ha provato con piu' insistenza a far suo il match senza pero' creare grattacapi ad Abbiati. Cosi', sull'1-1, e' calato il sipario sull'erba sintetica romagnola.