Juve, 3° scudetto consecutivo. Chiellini: "Ora superiamo 100 punti"
La Signora e' campione d'Italia con due giornate d'anticipo. Il 30esimo scudetto nella storia bianconera arriva dopo il successo del Catania sulla Roma per 4-1: la squadra di Antonio Conte scendera' in campo solo nel "Monday Night" contro l'Atalanta ma restando a +8 sui giallorossi non puo' piu' essere raggiunta a prescindere dall'esito della gara con gli orobici. I bianconeri hanno appreso la notizia seguendo la partita dal ritiro all'Hotel Air Palace di Leinì .
Per la Juventus si tratta del terzo tricolore di fila, impresa che al club non riusciva dagli anni Trenta quando, sotto la guida di Carlo Carcano, arrivarono cinque titoli consecutivi.
GIRO CON IL BUS SCOPERTO DOPO JUVE-CAGLIARI - Sarà il 18 maggio il classico giro per Torino con il bus scoperto. L'appuntamento per i tifosi bianconeri è quindi fissato per post-partita contro il Cagliari, ultima di campionato.
IL SELFIE-SCUDETTO DEI GIOCATORI BIANCONERI

MAROTTA: "L'IMPULSO VINCENTE E' STATO DI CONTE. LA CESSIONE DI POGBA E' INIMMAGINABILE" - Il dirigente bianconero commenta il nuovo successo nel campionato italiano: "Godiamoci questo momento straordinario, il terzo scudetto consecutivo è una cosa straordinaria: dobbiamo ringraziare il presidente Agnelli e Antonio Conte, che è il gestore di questo gruppo. Antonio sa benissimo cosa significa indossare questa maglia e ha trasmesso questo "timore" che si trasforma poi in campo in motivazione. Dobbiamo fare i complimenti alla Roma che ci ha costretto a fare il massimo ogni domenica e ci ha spinto a ottenere questi numeri incredibili. Miei meriti per gli acquisti di Tevez e Llorente? Il merito è da condividere con tutte le componenti del club: colgo l'occasione per ringraziare la 'squadra invisibile', tutte le persone che lavorano molto nell'ombra. L'impulso vincente è però arrivato da Conte. Dobbiamo continuare su questa strada e cercare di vincere anche l'anno prossimo". Poi ha parlato del futuro di Pogba, la cui possibile cessione è di voci da mesi. Ma il dirigente bianconero tranquillizza i tifosi: "E' inimmaginabile una cessione di Pogba. L'intenzione e la fermezza da parte nostra è quello di voler allungare il contratto, nell'incontro non abbiamo approfondito, ci dobbiamo rivedere ma abbiamo trovato disponibilità da parte dell'entourage del ragazzo. Lui sa che può crescere ancora a Torino, l'esito sarà sicuramente positivo".
CHIELLINI: "PUNTIAMO A SUPERARE I 100 PUNTI. GODO SENZA GIOCARE. ORA ANDIAMO A ROMA IN GITA" - Il difensore bianconero racconta la sua gioia: "Abbiamo fatto un percorso incredibile, questo è lo scudetto dei record. Puntiamo a superare quota cento punti ed entrare nella storia del calcio italiano. Ringraziamo anche la Roma, il grande campionato giallorosso ci ha spinto a dare oltre il 100%", spiega ai Mediaset Premium. "Se ci si abitua a vincere? Mai, questo terzo scudetto è un premio per gli anni in cui non abbiamo vinto nulla. Vogliamo continuare a vincere, il gruppo è in crescita e lo dimostreremo in futuro. Vogliamo scrivere nuove pagine della storia di questo club. Ora festeggiamo lo scudetto, è giusto farlo per il grande lavoro fatto finora. Conte? È stato importantissimo per questi tre scudetti". Poi ammette: "Non mi era mai capitato di godere senza giocare, e' strano, ma va bene lo stesso: l'importante era arrivare all'obiettivo". A proposito di obiettivi: "Volevamo arrivare a Roma in gita e andremo in gita, come meritiamo, a goderci questo Scudetto".

BUFFON: "VINCERE E' UNA BELLA DIPENDENZA. MOMENTI CRUCIALI? A GENOVA E..." - Il portiere bianconero racconta: "Vincere è come un droga? Diciamo che è una bella soddisfazione e una bella dipendenza anche se vincere, anno dopo anno, è sempre difficile a livello mentale", spiega a Mediaset. Poi ricorda: "Sicuramente di questi tre anni il primo Scudetto è quello che ha dato grande gioia, perché era il più inaspettato, il primo dopo il ritorno dalla Serie B". Buffon racconta i momenti decisivi di quest'anno: "Questo titolo invece è un esempio di grande forza. I momenti cruciali sono stati Genova, con la punizione di Pirlo e la vittoria a Sassuolo, che ci ha dato un po’ più di certezza"
TEVEZ 1: "E' FANTASTICO. IL GOL PIU' PESANTE? NEL DERBY CON IL TORO" - "E' fantastico, sono molto contento per questo Scudetto, sono molto felice. stavo dormendo, riposavo in vista della partita con l'Atalanta. Ma si sentiva che dentro l'albergo c'era una tensione incredibile per i miei compagni. Ho dormito 30 minuti e dopo mi sono svegliato, ho guardato un po' la partita. Io pensavo aspettavo di festeggiare lo Scudetto dentro il campo, ma così ora possiamo festeggiare e rilassarci un po'. Il mio gol più pesante e bello? Tutti, ma per la partita credo quello nel Clasico con il Toro è stato fondamentale. La dedica? Per la mia famiglia che mi sta sempre vicino, che soffre anche quando si perde una partita come giovedì". L'Apache ha glissato sulla domanda legata al suo ct e ai Mondiali. Quindi spiega: "I meriti? La squadra ha vinto: non e' merito solo di Conte o di Tevez. Quello di oggi e' un risultato eccezionale di tutto il team, giunto al terzo sigillo consecutivo. Io determinante? Io lavoro giorno dopo giorno e voglio essere 'speciale' per questa Juve. Siamo nella storia: e' davvero incredibile. Non e' mai facile vincere e soprattutto ripetersi".
TEVEZ 2 (su twitter): "NO PODIA FALLAR"

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FASSINO: "BELLISSIMA GIORNATA PER LE SQUADRE DI TORINO" - "E' una bellissima giornata per Torino e per lo sport torinese che vede la Juventus conquistare un nuovo scudetto, confermandosi la squadra italiana piu' blasonata. La citta' si congratula con i giocatori e l'allenatore, con il presidente e i i dirigenti della squadra e ne condivide la gioia insieme ai tantissimi tifosi che in Italia seguono la Juventus con passione". E' quanto afferma il sindaco di Torino. Che aggiunge: "La citta' e' tanto piu' orgogliosa perche' allo scudetto della Juventus si uniscono i successi ottenuti dal Torino che, giocando il miglior campionato da molti anni a questa parte, vede la partecipazione all'Europa League a portata di mano".
CAMPIONI D'ITALIA ECCO COME LA JUVENTUS HA CELEBRATO IL SUO TERZO SCUDETTO CONSECUTIVO
Campioni d’Italia. Di nuovo. E poi ancora una volta, la terza di fila.
Le gesta della Juventus frantuma record di Antonio Conte entrano di diritto nell’empireo del calcio italiano: non solo per un’impresa riuscita soltanto a quattro squadre in quasi un secolo di storia della Serie A.
In una stagione i bianconeri hanno calpestato implacabilmente ogni primato: 30 capolavori stagionali, di cui 17 di fila a casa nostra - inespugnabile - e 12 successi consecutivi in Serie A, di cui otto – uno dopo l’altro - a porta inviolata.
Eppure questi sono solo numeri, che restituiranno ai posteri la storia di una macchina da gol e spettacolo infallibile, tacendo però delle corse di Vinovo; della fatica; della determinazione nello sguardo prima che l’arbitro fischi; degli applausi verso le tribune, madidi di sudore, e delle corse sotto la pioggia ad urlare il proprio ‘grazie’ ai tifosi bianconeri.
C’è n’è uno, però, che più di ogni altro indica perfezione e totalità. E’ il numero tre, numero di sintesi. Tre come gli scudetti consecutivi vinti dalla Juventus.
«Mente fredda, cuore caldo», il mantra di Conte.
Il suo capolavoro è trino: fisico, tattico e mentale. La terza Juve di Conte ha nel DNA la stessa torrida passione del proprio allenatore e in campo un'organizzazione da orologio svizzero. La Juventus campione d’Italia per tre volte di fila è gelida, implacabile, una macchina costruita scientificamente per vincere.
Il terzo scudetto di fila sintetizza ed esalta al cubo ogni aspetto positivo dei due trionfi passati.
Il primo dei tre è stato un arrembaggio, senza fare prigionieri: abbiamo vinto di slancio, con l’orgoglio di voler tornare padroni del campionato contro ogni pronostico, da imbattuti, per guardare tutti da lassù, come ci si addice, e domandare: “E adesso…?”
Il secondo è stato quello dell’accresciuta maturità, della difesa impenetrabile, e il per poco non è caduto, anche questa volta, proprio il 5 maggio, giorno dolce.
L’ultimo titolo è una conferma. Il terzo scudetto –nelle parole di Conte –è stato un obbligo. Perché non è nostra tradizione mancare l’appuntamento con la gloria.
32 scudetti, tre di fila. La prima e ultima volta bianconera fu negli anni '30: la Vecchia Signora di Combi, Caligaris, Felice Borel II e Munerati, inarrestabile nel girone di ritorno come quella di Antonio Conte. Il terzo trionfo consecutivo, quello della stagione avviatasi nel ’32 – sarà il destino – arrivato anche allora in anticipo, benedetto dai 10 gol dell’argentino “Mumo”Orsi.
Nato in un’altra epoca, a meno di trentadue chilometri di distanza dall’Apache, nostro numero 10, che una volta vestiva il 32, simbolo e ministro officiante di questa attualissima liturgia di trionfi.
Se giocatori come Tevez, il capocannoniere, e Buffon, il capitano, incarnano l’Agonismo, con la A maiuscola, lo Juventus Stadium è stata l’Arena in cui si sono consumate le sventure per i nostri avversari.
Da qui non si passa: insieme abbiamo vinto negli anni scorsi, e insieme abbiamo vinto ancora una volta. Abbiamo inseguito e, una volta passati in testa, non ci siamo più fatti riprendere. Siamo caduti, due volte, ma ci siamo solo sbucciati le ginocchia e siamo tornati a correre, ancora più forte.
Siamo campioni. Per la trentaduesima volta, la terza di fila. La matematica è da sempre amica dei più forti.
(dal sito della Juve)
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