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Juventus-Napoli, serie A a rischio. Figc-Spadafora, vertice 'anti-Asl'
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Juventus-Napoli, serie A a rischio. Figc-Spadafora, vertice per salvare il protocollo... dalle Asl

Il calcio italiano al lavoro per evitare che si sfasci tutto, perché il caso Juventus-Napoli apre una falla nel sistema che mette a rischio la vita di questo campionato. Lo stop dell'Asl ha evidenziato la debolezza del Protocollo Figc concordato con il Cts e integrato dalla Circolare del Ministero della Salute lo scorso 18 giugno: la disputa di Juventus-Napoli non avrebbe dovuto essere in discussione rispettando quel regolamento, così come è capitato con diverse altre partite di serie A nelle ultime settimane. Ora invece si è spaccato tutto e la cosa mette a rischio il prosieguo del campionato stesso. Se cade la logica secondo cui  un positivo viene considerato un infortunato, lo si isola per sette giorni andando avanti con gli altri e se si devono invece rispettare le regole nazionali e regionali, la serie A verrà travolta da rinvii su rinvii.

Partite impossibili da recuperare alla luce di un calendario fittissimo, basti pensare che, se mai si dovesse decidere di rigiocare Juve-Napoli al termine dei ricorsi (dopo lo 0-3 a tavolino e il punto di penalizzazione alla squadra di Aurelio De Laurentiis, la partita non finirà ovviamente lì e la questione arriverà sino al tavolo del Collegio di garanzia presso il Coni presieduto da Frattini, ultimo grado di giustizia sportiva), a oggi la prima data disponibile per il recupero sarebbe il 13 gennaio 2021 (a 4 giorni da Inter-Juve. E a 8 dalla Supercoppa Juve-Napoli).

A questo punto il protocollo andrà ridiscusso e tutto torna in gioco. Il viceministro Pierpaolo Sileri ha parlato di una quarantena ridotta con un tampone alla fine dei sette giorni dopo aver insistito sull’adozione di un codice di comportamento (niente abbracci fra compagni) più severo. Il calcio italiano chiederà aiuto al Governo per rafforzare il protocollo. Impossibile bypassare le Asl, l'idea potrebbe essere di creare una circolare dove l’indicazione per la quarantena soft possa essere più netta.

I numeri uno di Lega Serie A e Figic, Dal Pino e Gravina, lo faranno presente nel summit previsto con il ministro Spadafora: se salta la norma, c’è il rischio che si sfasci tutto. In ballo non c'è la partita della domenica, ma un business che dà lavoro a migliaia di persone. Il Sistema Calcio (calcio professionistico+Figc+Leghe+campionati dilettantistici e giovanili) ha registrato un fatturato complessivo pari a 4,7 miliardi di euro (di cui 3,5 mld da parte del calcio professionistico) secondo un recente report Figc ed è già stato duramente danneggiato dal lockdown dei mesi scorsi e dalle partite che si stanno disputando praticamente a porte chiuse (ammessi non più di mille spettatori a partita). Se al 30 giugno 2019 il deficit dei 20 club di serie A era pari a 275 milioni, i mancati introiti provocati dall’emergenza sanitaria (almeno 90 mln per la chiusura degli stadi, senza dimenticare la riduzione delle entrate commerciali) non hanno fatto che aggravare i conti in questi mesi. Immaginiamoci cosa accadrebbe con lo stop della serie A. Un'eventualità da scongiurare.

JUVENTUS-NAPOLI CAOS, LA CRONACA DELLA DOMENICA SENZA PARTITA

Agnelli, Napoli voleva rinvio, Juventus segue regolamenti

"De Laurentiis mi ha scritto, ci siamo mandati un messaggio. Gli ho risposto che la Juventus, come sempre, si attiene ai regolamenti. Il messaggio suo era teso a rimandare la partita". Lo afferma il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ai microfoni di Sky Sport. "E' una richiesta che puo' essere legittima, ma ci sono delle norme, come in ogni industria, e ci atteniamo a quelle. Ci sono dei regolamenti e se non ci atteniamo ai regolamenti commettiamo errori da cittadini, prima che da sportivi - chiarisce Agnelli -. Io sarei assolutamente partito. Non credo che l'Asl avrebbe emesso quel comunicato. Se interviene, vuol dire che c'e' stata qualche inosservanza del protocollo. Altrimenti l'Asl ha come tutti noi la circolare del ministero". 

JUVENTUS-NAPOLI, AGNELLI "3-0 A TAVOLINO? PREFERISCO VINCERE SUL CAMPO"

"Tre a zero a tavolino? Preferisco vincere sul campo". Lo ha dichiarato il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, sulla possibile vittoria a tavolino della sua squadra sul Napoli, in virtu' della mancata partenza per Torino della formazione partenopea, dopo la circolare emessa ieri dalla Asl del capoluogo campano. Ai microfoni di Sky Sport, il patron bianconero si e' soffermato anche su quel che avrebbe fatto a parti inverse: "La Juventus sarebbe partita ma non penso che l'Asl avrebbe fatto quel comunicato. Se interviene e' perche' e' stata commessa qualche inosservanza del protocollo. L'Asl dipende dal ministero della Salute e di conseguenza il cortocircuito e' interno e non esterno. Continuo a ripetere che, come societa', noi ci atteniamo al protocollo", ha spiegato Agnelli. 

JUVENTUS-NAPOLI, AGNELLI "NORME CHIARE, DECIDERÀ GIUDICE SPORTIVO"

"Oggi eravamo qua per assistere una delle partite piu' belle del campionato. Ci troviamo invece a gestire una situazione complessa, ma la tematica e' piuttosto semplice". E' il commento di Andrea Agnelli sulla vicenda Juventus-Napoli. Il presidente bianconero ha parlato in conferenza stampa riguardo la gara che si sarebbe dovuta giocare questa sera all'Allianz Stadium. "Il protocollo della Federazione dice che, in caso di positivita' di un membro del gruppo squadra, tutto il gruppo va in isolamento fiduciario - dice Agnelli -. A quel punto l'attivita' procede in maniera regolare. L'Asl interviene se il protocollo non viene osservato correttamente. Credo che il protocollo stilato dalla Federazione sia un buon documento, che deve essere aggiornato in base alle casistiche. E' una situazione atipica per tutti, nel contesto della vita sociale di questo periodo. Questo documento mi lascia sereno sul fatto di poter portare avanti la stagione. Quanto alle norme sportive, sono chiare: chi non si presenta va incontro a sanzioni disciplinari. Si esprimera' domani il Giudice Sportivo. La Circolare ministeriale e' il documento che comanda. Il protocollo della Federazione e' un documento vivo, che viene aggiornato, c'e' una grande intesa fra la Federazione e i ministri competenti". "Il documento e' buono e finora ha permesso di svolgere l'attivita' regolare anche a squadre con casi di positivita'. Quello che e' accaduto oggi non era un caso 'nuovo' - sottolinea il presidente bianconero - ma una situazione che nelle scorse settimane si e' gia' vista. Il fatto che una squadra non raggiunga lo stadio per giocare una partita prevista non da' una grande immagine di noi: siamo autoreferenziali, ci preoccupiamo dei problemi interni, senza capire il danno che facciamo il CALCIO a livello internazionale. Ho sentito De Laurentiis un paio di giorni fa e gli ho detto che mi attengo ai regolamenti", ha concluso Agnelli. In conferenza stampa e' intervenuto anche il responsabile sanitario della Juventus Luca Stefanini: "Oggi abbiamo effettuato nuovi tamponi, non e' stata riscontrata nessuna nuova positivita' e l'attivita' e' dunque proseguita regolarmente, proseguendo il mantenimento della 'bolla'. L'applicazione del protocollo e' sempre in accordo con le autorita' sanitarie locali; dove si ravvedono inadempienze, l'Asl interviene. I giocatori non possono uscire dalla 'bolla' fino a quando l'Asl non lo consentira'". 

JUVENTUS-NAPOLI, AGNELLI "PROTOCOLLO CHIARO, SERVE LEALTÀ SPORTIVA"

"Il protocollo e' studiato dalla Federazione con il Governo. Si tratta di un documento vivo, con i giorni scopriamo sfaccettature che non erano state prese in considerazione. Ma serve lealta' sportiva". Questo il pensiero del presidente della Juventus, Andrea Agnelli, a proposito della circolare della Asl Napoli e della successiva mancata partenza della squadra partenopea per Torino dove avrebbe dovuto giocare contro la squadra di Pirlo nel match della terza giornata di Serie A. Ai microfoni di Sky Sport, il presidente bianconero ha concluso: "Non devo farmi un'idea su questo caso. Dobbiamo fare chiarezza, ci sono dei protocolli chiari che chiariscono come bisogna comportarsi in situazioni come quella che stiamo vivendo: bisogna andare in isolamento fiduciario indicando la struttura. Questo ci permette di continuare a giocare la partita".

Juventus, Agnelli: Comanda circolare ministeriale, non autorità locale"

"Quello che comanda è la circolare ministeriale, non comanda l'autorità locale", ha spiegato il presidente della Juventus Andrea Agnelli in conferenza stampa dopo il mancato svolgimento della gara di campionato contro il Napoli.

CTS, 'RESPONSABILITA' CASI POSITIVI E' DELLA ASL COMPETENTE'

"Il Cts, a proposito del caso dei calciatori positivi al contagio dal virus SARS-CoV-2, richiama gli obblighi di legge sanciti per il contenimento del contagio dal virus e ribadisce la responsabilità dell'Autorità Sanitaria Locale competente e, per quanto di competenza, del medico sociale per i calciatori e del medico competente per gli altri lavoratori". E' quanto precisa in una nota il Comitato tecnico scientifico.

SILERI: "JUVENTUS-NAPOLI? E' LA ASL CHE DECIDE"

"E' la Asl che decide, che individua il rischio ponderato dei contatti stretti e decide se questi devono stare in quarantena o no". Lo ha detto Pierpaolo Sileri, vice ministro della Salute, intervenuto a "Non e' l'Arena" su La7. 

JUVENTUS-NAPOLI UFFICIALMENTE NON DISPUTATA

La partita tra Juventus e Napoli, inizialmente in programma per le 20:45, e' stata ufficialmente dichiarata non disputata in virtu' dell'assenza della formazione partenopea all'Allianz Stadium. Il Napoli non e' partito alla volta di Torino dopo la circolare di ieri della Asl. Ora l'arbitro Doveri dovra' trasmettere il referto al Giudice Sportivo che dovra' decidere sull'eventuale sconfitta per 3-0 a tavolino.ù

JUVENTUS-NAPOLI, ASL NAPOLI RIBADISCE "NO CONDIZIONI PER TRASFERTA"

"Si ritiene non sussistano le condizioni che consentano lo spostamento in piena sicurezza dei contatti stretti. Pertanto, per motivi di sanita' pubblica, resta l'obbligo per i contatti stretti (gia' indicati nelle precedenti comunicazioni anche alle altre ASL) di rispettare l'isolamento fiduciario presso il proprio domicilio". E' quanto ribadisce la ASL Napoli 2 Nord in una lettera al Napoli sulla richiesta di chiarimenti in merito alla positivita' di Zielinski. Per la ASL, insomma, non ci sono le condizioni perche' la squadra partenopea possa partire alla volta di Torino e scendere in campo contro la Juventus nella gara in programma stasera. La ASL 2 cita la circolare del Ministero della Salute 21463 del 18 giugno in materia di quarantena per i contatti stretti dei casi Covid-19 per l'attivita' agonistica di squadre professioniste e sottolinea che "i calciatori e i contatti stretti posti in isolamento fiduciario, recandosi in trasferta a Torino, avrebbero inevitabilmente contatti con una pluralita' di terzi (personale dell'aeroporto, equipaggio e passeggeri del volo, personale dell'hotel sede di ritiro, addetti e tesserati della Juventus)". A seguire, ai microfoni di RaiSport, ha chiarito certi aspetti della vicenda il direttore della ASL Napoli 1, Ciro Verdoliva. "E' scattato il protocollo che, in materia giuridica, vede pregiudiziale la salute della collettivita'. Per questo sono scattati ieri i confinamenti, ovvero la quarantena per tutti i contatti del club Napoli positive al Covid, cosi' abbiamo sempre fatto negli altri casi", ha detto Verdoliva. "Abbiamo riconfermato oggi al Napoli che i giocatori e lo staff tecnico sono in quarantena fiduciaria. Non abbiamo parlato di altro. Noi, per il resto, non interveniamo sulle possibili trasferte dei soggetti in quarantena. Abbiamo solo parlato dell'isolamento fiduciario. Abbiamo centinaia di contagi al giorno e dobbiamo garantire la salute della collettivita'. Per questo abbiamo attivato il contact tracing", ha concluso il direttore della ASL Napoli 1.

Speranza: "Se dobbiamo rischiare facciamolo per le scuole, non per gli stadi"

"Sono contrario alle proposte di aprire gli stadi a migliaia di persone - ha spiegato il ministro Roberto Speranza, nella trasmissione Mezz'ora in più di Rai 3 - perché questo esporrebbe le persone a un rischio vero. Se dobbiamo correre un rischio perché le scuole riaprono sono d'accordo, ma se dobbiamo correrlo per portare decine di migliaia di persone allo stadio sono contrario. È un rischio che non possiamo permetterci. Sono della linea della prudenza, che non significa non fare le cose, ma farle passo dopo passo. La linea della prudenza ci ha portato a una situazione che è migliore di altri Paesi".

SPADAFORA "INTERESSE SALUTE SUPERIORE A QUELLI DI PARTE"

"La vicenda Juventus-Napoli ci impone ancora una volta un richiamo all'attenzione e alla prudenza di cui il Paese ha bisogno in un momento tanto delicato ed incerto". Lo afferma, in una nota, il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora in merito alla vicenda del big-match di campionato di questa sera allo Stadium, che dovrebbe concludersi con la vittoria a tavolino per i campioni d'Italia per l'assenza dei partenopei, 'bloccati' dalla Asl dopo le positivita' di Zielinski e Elmas. "Il protocollo proposto dalla Figc e validato dal Cts ha provato a mettere in sicurezza il calcio italiano per consentire la ripartenza da tutti auspicata - spiega Spadafora - E' evidente pero' che la situazione generale sia divenuta nelle ultime settimane ancor piu' complessa, tanto da non lasciare immune neppure il mondo del calcio nonostante le rigide regole adottate. Ed e' per questo che, come e' stato piu' volte chiarito sia nei verbali del Cts che nei Dpcm, alle autorita' sanitarie locali e' demandata una chiara responsabilita' e una precisa azione di vigilanza. Spetta ora agli organismi sportivi decidere sugli aspetti specifici del campionato, sia sulla decisione di stasera che su eventuali ricorsi futuri".

Lega Seria A gela Napoli, con Juventus si puo' giocare

La partita Juventus-Napoli si puo' giocare. L'ufficialita' arriva con una nota della Lega Serie A che sottolinea come il protocollo adottato in questi casi preveda "regole certe e non derogabili, che consentono la disputa delle partite di campionato pur in caso di positivita', schierando i calciatori risultati negativi agli esami effettuati e refertati nei tempi previsti dalle autorita' sanitarie". Ieri, infatti, la Asl di Napoli ha bloccato la partenza dei partenopei alla volta di Torino dopo le positivita' di Zielinski ed Elmas, ma la Lega chiarisce che "la nota della Asl campana si e' limitata a notificare il provvedimento ordinario di isolamento fiduciario nei confronti dei contatti stretti del giocatore Zielinski. Nel caso di specie, invece, si applica il Protocollo Figc" adottato "piu' volte nel corso della stagione per permettere, a puro titolo di esempio, al Torino di affrontare l'Atalanta, al Milan di recarsi a Crotone o al Genoa di andare a giocare al San Paolo, e oggi all'Atalanta di scendere in campo contro il Cagliari". Per la Lega, insomma, "il protocollo prevede regole certe e non derogabili, che consentono la disputa delle partite di campionato pur in caso di positivita', schierando i calciatori risultati negativi agli esami effettuati e refertati nei tempi previsti dalle autorita' sanitarie". non solo: la Lega ricorda anche che "il Consiglio di Lega ha approvato un preciso regolamento da adottarsi in caso di positivita' plurime che possono portare al rinvio gare solo al verificarsi di determinate condizioni che, al momento, non si applicano al caso del Napoli, e non sussistono provvedimenti di Autorita' Statali o locali che impediscano il regolare svolgimento della partita. La 'ratio' del protocollo resta, quindi, quella di consentire la disputa di tutte le partite e conseguentemente la conclusione regolare della Serie A". Sul caso e' intervenuto anche il ministro della salute, Roberto Speranza: "E' gia' deciso che" Juventus-Napoli "non si giochera', e' gia' una notizia consolidata. Ma ribadisco che si parla troppo di calcio, attenzione perche' le cose importanti sono altre". Per questa ragione "il ministro si e' detto invece "contrario" alla riapertura degli stadi ai tifosi: "Io penso che in questo paese stiamo parlando troppo di calcio e troppo poco di scuola, io sono abbonato da anni a vedere le partite della mia squadra del cuore, ma attenzione a dare le priorita'. La priorita' e' la salute delle persone, non il calcio. Il comitato tecnico scientifico", ricorda Speranza, "ha disposto delle norme perche' il campionato vada avanti, altra cosa e' la partecipazione dei tifosi. Sarebbe un errore grave. Se dobbiamo correre un rischio per riaprire le scuole, io sono d'accordo, ma se dobbiamo correre un rischio per portare decine di persone allo stadio sono contrario".

JUVENTUS-NAPOLI, GRASSANI: "LEGGE STATO SUPERIORE A QUELLA SPORTIVA"

L'avvocato Grassani, che segue il Napoli, ha spiegato a La Gazzetta dello Sport: "In tempo reale abbiamo informato Giudice sportivo di A, Lega, Figc e Juventus che la squadra non poteva partire per Torino, a meno che si volessero commettere reati penalmente rilevanti giocando la partita. Abbiamo allegato tutta la corrispondenza con la Asl e la Regione: il calcio può aspettare. La legge dello Stato è superiore a quella sportiva".

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