Lavezzi e Balotelli: De Laurentiis si chiama fuori
"In ritiro ho sbagliato a parlare di tricolore. L'obiettivo del Napoli e' essere competitivi sempre. Prima o poi lo scudetto arrivera', ma non perche' arriveranno uno o due giocatori. Si vince quando c'e' un fronte unico composto da squadra, societa' e tifoseria. Lo scudetto ci sara' quando l'ambiente sara' maturo". La pensa cosi' Aurelio De Laurentiis che, in un'intervista rilasciata al "Mattino", parla del suo Napoli toccando diversi argomenti ("Lo stadio? Entro gennaio riceveremo una stima della salute del San Paolo ed entro febbraio una valutazione dei costi degli interventi da effettuare") e definendo il 2014 degli azzurri: "positivo. Abbiamo mantenuto una societa' con i conti in ordine ed e' contemporaneamente proseguito il processo di crescita".
"Il Napoli e' la sola squadra italiana ad aver vinto due trofei nell'anno solare - dice il presidente - ed eravamo reduci da una straordinaria Champions: nel dicembre 2013 siamo stati eliminati con 12 punti, penso a cosa e' accaduto nella competizione quest'anno, con la Roma eliminata e la Juve qualificata con punteggi nettamente inferiori al nostro. Abbiamo chiuso lo scorso campionato al terzo posto e siamo ora nelle prime posizioni. I conti vanno fatti alla fine: noi siamo un po' come quel ciclista che fora una gomma e riparte in ritardo, c'e' tempo per recuperare, le tappe del campionato sono 38 e non siamo neanche a meta' del cammino". Gli obiettivi del 2015 sono "crescere e restare competitivi in campionato, Europa League e Coppa Italia dopo aver festeggiato la Supercoppa. In campionato c'e' gia' un distacco rispetto a Juve e Roma, ma andiamo avanti con fiducia. Con l'obiettivo di vincere tutte le partite e senza avere paura di nessuno, come dice Benitez. Non siamo scontenti, ma scontentissimi quando non vinciamo o pareggiamo su campi non proibitivi".
A proposito di Benitez, il futuro del tecnico spagnolo e' ancora tutto da decifrare. "Il suo contratto era di due anni, mi auguro che voglia restare perche' dare continuita' a un progetto tecnico e societario e' la soluzione migliore. Sapremo tutto tra qualche mese. Ma una cosa e' certa: la mentalita' internazionale, che io ho voluto proporre affidando la guida della squadra a Benitez, non cambiera', proseguiremo su questa linea che e' diventata un nostro principio". Intanto impazza il calciomercato e al Napoli vengono accostati nomi importanti come quelli di Lavezzi e Balotelli. De Laurentiis si sofferma sull'argentino, ma conclude spazzando via anche le voci che riguardano "SuperMario": "A che servirebbe? Siamo copertissimi in attacco, tra un paio di mesi rientra anche Insigne. Si dimentica che Lavezzi ha uno stipendio di 4,5 milioni netti all'anno e che soprattutto e' stato lui a voler lasciare il Napoli: lo decise nel 2011 e noi gli chiedemmo di restare ancora un anno, nel 2012 e' passato al Psg. A volte i procuratori dei calciatori si divertono a tirare fuori il nostro nome, ma noi non c'entriamo ne' con Lavezzi ne' con Balotelli (in tribuna in Liverpool-Leicester dopo che nel match con lo Swnasea aveva giocato sette minuti, ndr)".
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