Lega Serie A, se non si riparte perdite per 720 mln. Le 6 richieste del calcio
Coronavirus, assemblea finita: se la Lega di Serie A non riparte 720 milioni di perdite. Chiesti aiuti a Gravina (Figc), colloqui anche con Coni e governo
Coronavirus, assemblea finita: se la A non riparte perdite per 720 milioni
La Lega di Serie A ha stilato un documento che verrà girato al presidente della Figc Gabriele Gravina il quale a sua volta ne discuterà prima con il Coni e poi con il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Se il campionato non dovessi ripartire, la perdita economica sarebbe di circa 720 milioni tra botteghino, diritti televisivi e merchandising e proprio da questo numero si partirà per capire come aiutare l'industria calcio a rialzarsi.
La Serie A ha chiesto aiuto attraverso sei punti
1) Costo del lavoro (inserimento normative per alleggerire il costo del lavoro nel caso in cui lo stop del campionato dovesse prolungarsi);
2) Norme speciali (in materia di ammortamento);
3) Liquidità (creare dei fondi di garanzia e favorire la liquidità dei club);
4) Nuove fonti di finanziamento (percentuali sulle scommesse da girare ai club o creazione di un gioco interno alla Lega Calcio);
5) Infrastrutture (regole per incentivare nuovi stadi o ammodernamento degli impianti);
6) Diritti tv
Alla Figc arriveranno anche i documenti delle altre leghe: se non si riparte, la perdita per la Serie B sarebbe di circa 150-200 milioni di euro. Per la Lega Pro da un minimo di 20 milioni di euro a un massimo di 84 milioni di euro di perdite. Dalla Serie A, è stato chiesto inoltre di valutare questo documento già questa settimana.
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