Vince Moggi: Allegri alla Juve. Mancio beffa e rischia la nazionale
"La Juve non mi ha mai cercato". Lo assicura Roberto Mancini che a Sky parla dell'addio di Antonio Conte. "E' difficile da fuori giudicare una cosa che non si conosce, di certo - prosegue il tecnico jesino - la squadra era in ritiro con lui e potrebbe essere un problema. E' comunque difficile addentrarsi in una cosa che non si conosce". Pare ci siano stati dissidi legati al mercato nella scelta dell'ormai ex tecnico bianconero: "La Juve e' una squadra forte, lo ha dimostrato negli ultimi tre anni, non credo abbia bisogno di tanto", spiega Mancini.
Queste le parole del Mancio sulla Juve. Insomma, una conferma che il club bianconero malgrado il tecnico marchigiano fosse libero (si è separato a fine stagione dal Galatasaray) ha preferito puntare tutte le sue fiches su Allegri. Una vittoria targata Moggi. Già, perchè è Alessandro, il figlio di Luciano, che rappresenta il mister livornese.
Sul fronte azzurro Mancini ha spiegato. "Bisogna domandarlo al prossimo presidente federale se potrei essere io il prossimo ct. Trattativa semplice o complicata? Dipende...una trattativa e' una trattativa, c'e' il lato economico, il lato tecnico, tante cose, non c'e' solo il lato economico come si legge da settimane, non e' solo quello, ma questo vale per la Nazionale e per i club".
Ma per l'ex allenatore di Inter e Manchester City suona una sirena d'allarme: il suo nome era in pole position per la nazionale nel dopo-Prandelli. Lui più di Allegri (che si è preso la Juventus). Ora però Antonio Conte è libero e ha stretto un patto con la Juve: niente panchine di squadre italiane nel breve (oltretutto sono impegnate ormai), ma se arrivasse un'offerta dall'estero o dalla Figc avrebbe mani libere. E il suo nome associato alla nazionale è molto forte in queste ore. Magari con una buona parola di Moggi (Luciano)? L'ex ad della Juventus però giura. "Ho provato a telefonargli ma non mi ha risposto. Non so cosa sia successo. Sono sicuro che non lo ha fatto perché ha un'altra proposta. Credo che lui sceglierebbe sempre la Juve e che sia un dolore anche per lui", ha spiegato a tuttomercatoweb. "Conte in nazionale? Credo sia da escludere".
Malagò: "Identikit giusto per la nazionale" - "Sorpreso dalle dimissioni di Conte? Sinceramente sì. Ha l'identikit giusto per la nazionale? I suoi risultati parlano da soli". Il presidente del Coni Giovanni Malagò commenta l'addio improvviso di Antonio Conte alla Juve. Ora per l'ex tecnico dei campioni d'Italia potrebbero aprirsi le porte della Nazionale. "Prima facciamo il presidente", ha risposto Malagò. Allegri e' l'uomo giusto per la Juve? "Se l'hanno deciso penso di sì".
Anche Andrea Abodi, presidente della Lega Serie B, ha ufficialmente candidato Conte: "Ha le caratteristiche dal punto di vista tecnico e caratteriale". Poi, essendo in clima di elezione in seno alla Federazione (Tavecchio, Cannavaro, Albertini in lizza) prende tempo: "Le valutazioni dovra' farle il nuovo presidente federale. Poi quello del selezionatore della Nazionale e' un lavoro particolare, non e' quello dell'allenatore, sono due mestieri diversi".
"Intanto - prosegue nel corso di un intervento a Rtl 102.5 - bisognerebbe vedere se Conte sara' interessato nel caso, piuttosto che andare all'estero a fare altre esperienze, o magari il presidente insieme ai suoi collaboratori hanno un'idea di selezionatore diversa. Si parte dall'identikit, in Italia si parte sempre dal nome e dal cognome, io invece - conclude - parto da quello che dovrebbe essere e dovrebbe fare, il nome poi arriva in fondo".