Mancini: "Non è un problema di modulo ma di mentalità"
"Avrei preferito essere qui con qualche punto che non dopo una sconfitta ma bisogna accettare anche le sconfitte, i momenti difficili, sapendo che da qui bisogna ripartire. Sapevamo che non sarebbero state rose e fiori, ci sono dei problemi e piano piano li risolveremo". Roberto Mancini resta fiducioso il giorno dopo la sconfitta con la Roma.
Il tecnico jesino è rimasto nella Capitale, dove e' stato nominato Goodwill Ambassador dell'Unicef. "I ragazzi sono tutti vogliosi di migliorare, di cambiare qualcosa e questa e' una delle cose positive di ieri, nelle difficolta', negli errori, ci sono state tante cose positive - ha sottolineato ancora il Mancio - Dovunque sono andato c'erano sempre delle cose da rimettere a posto ma sappiamo che se le cose si fanno per bene, cambiano. L'obiettivo Champions? E' bello riuscire a fare le cose che sembrano difficile ma oggi non dobbiamo guardare la classifica, ora e' importante fare 2-3 risultati per una questione di autostima. Abbiamo quattro partite da qui al mercato di gennaio, sara' fondamentale fare piu' punti possibili, poi vedremo. Ma - avverte - prendere per prendere non e' logico, dobbiamo fare cose sensate"
Piu' volte Mancini ha evidenziato di avere una squadra costruita per giocare in un modo diverso da quella che e' la sua idea di calcio "ma sono disponibile pure a giocare col vecchio modulo - assicura - Non e' il 3-5-2 o il 4-4-2 a farti vincere, gli errori commessi sono stati errori di paura e confidenza. Non e' un sistema di gioco che fa vincere una squadra, dobbiamo cambiare la mentalita', siamo l'Inter e dobbiamo giocare da Inter, anche perdendo, anche passando dalle delusioni". L'Inter si sente in piena corsa per il terzo posto anche se "Genoa e Samp stanno facendo molto bene" e a giocarsi l'accesso alla Champions ci saranno anche "Napoli, Milan e Fiorentina". Per quanto riguarda lo scudetto, "sara' una lotta fra Roma e Juventus, poi non so chi vincera'. La Roma gioca bene, ha calciatori tecnici, di qualita', la Juve e' solida. Sara' una bella lotta".Una battuta, infine, sull'espulsione di ieri: "ancora non so perche' sono stato allontanato".