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Milan, la lettera di Berlusconi: cedo la squadra per amore, tornerà grande
Lettera di Silvio Berlusconi sulla cessione del Milan ai cinesi: "Lo lascio in buone mani". I nuovi investitori: Fassone sarà il nuovo amministratore delegato
"Amore". Il sentimento senza tempo che Silvio Berlusconi prova per il Milan. Il suo Milan. "Suo" e' stato per trenta lunghi anni, un periodo ricco di tante gioie e qualche dolore, di molte spese e qualche affare, ma lo sara' ancora per poco. Tutto e' apparecchiato infatti per il passaggio di consegne al gruppo del Sino-Europe Sports. Il preliminare di vendita e' stato firmato settimana scorsa per 740 milioni di euro, il closing avverra' entro la fine dell'anno. Berlusconi restera' presidente onorario e "il piu' fervido degli appassionati". Ha aspettato sei giorni prima di spiegare al mondo la propria scelta. Doveva farci la bocca, rendersi conto che niente sara' piu' come prima.
Nella residenza estiva di Villa Certosa dove, circondato dagli affetti, sta ultimando la riabilitazione dopo l'intervento al cuore, ha riflettuto; ha scavato nel profondo per affidare ad una lettera, dedicata a "tutti i tifosi del Milan", le sensazioni e le emozioni che sono affiorate. "Trent'anni fa ho acquistato il Milan per amore", l'incipit dell'accorato intervento affidata ai social network. "Lo cedo per un atto d'amore ancora piu' grande: affido la squadra ad un gruppo che ha le risorse necessarie e la volonta' di investirle per riportare il Milan a competere con i maggiori club internazionali".
Una decisione che ha portato sentimenti contrastanti: "Sono naturalmente commosso e addolorato, ma sono anche sereno nella convinzione di aver agito ancora una volta per il bene del Milan". Con orgoglio rivendica il merito di aver trasformato il Milan nel "club piu' titolato al mondo", sottolinea il "privilegio di aver guidato la societa' che ha sempre amato" e ringrazia "tutti i dirigenti, allenatori e giocatori che si sono succeduti": "Faranno parte della leggenda del calcio". E rende omaggio ai tifosi del Milan: "La loro passione e' stata determinante per rendere questa squadra speciale, diversa da tutte le altre, piu' forte di tutte le altre, piu' forte dell'invidia, piu' forte dell'ingiustizia, piu' forte della sfortuna. Con loro saro' sugli spalti ad esultare e soffrire".
Con un auspicio: "Presto festeggeremo insieme i nuovi grandi successi con i quali il Milan sapra' onorare la sua grande tradizione". Chi ereditera' il club, i cinesi della Sino-Europe Sports, intanto ha fatto il primo passo formale da futuri proprietari: un comunicato, scritto rigorosamente in cinese, per annunciare Marco Fassone come prossimo amministratore delegato e direttore generale del Milan, ma solo a closing avvenuto. Fassone, ex dirigente di Juventus, Napoli e Inter, in questi mesi svolgera' la funzione di consigliere della cordata cinese per prendere confidenza nel calcio italiano. Un'era si chiude, un'altra si apre. Ma il Milan resta.