Mondiali, via libera ai “selfie” (da Francia e Svizzera). Ma...
Twitter, ma senza esagerare. E’ questo lo spirito di Didier Deschamps (reduce dagli attacchi della fidanzate di Nasri via social: “Fuck France and fuck Deschamps ! What a shit manager!”, ha scritto dopo l’esclusione del centrocampista) e anche della nazionale svizzera. La logica del ct francese è di regolamentare l’uso di cinguettii o post su Facebook dei giocatori, ma “senza chiuderli in un bunker”. Insomma spazio a foto e selfie. il portavoce della FSA non intende privare i giocatori della loro libertà di espressione. "I giocatori non saranno limitati nel loro numero di tweet. Si possono scattare foto in camera o nel corridoio dell'albergo”, spiegano dal quartier generale svizzero. "Ma le informazioni confidenziali, giudizi su terzo o informazioni che possano danneggiare la squadra non dovranno essere pubblicate". Considerazione meno banale di quello che si possa pensare. Proprio la Svizzera si trovò ad affrontare il caso Morganella solo due anni fa ai Giochi di Londra. Il difensore (attualmente al Palermo) venne escluso dalla competizione per aver scritto un tweet contro i sudcoreani dopo la sconfitta maturata contro la formazione asiatica, nonostante le successive scuse.