Napoli, sinora debole con le grandi e forte con le piccole. Ci vorrebbe un Montolivo

Padrone del campo e con un Higuain incontenibile, il Napoli ha rifilato il poker alla mediocre difesa della declinante Lazietta. Comprensibile il rimpianto dei tifosi partenopei: perchè gli azzurri non hanno giocato con la stessa concentrazione a Dortmund dove, invece, sono stati travolti dal Borussia ?
Il nodo della stagione di Hamsik e compagni è proprio questo. Il Napoli, sinora, grande con le avversarie di minor caratura, diventa piccolo, in serie A e in Champion's, nelle sfide con gli squadroni. Non riuscendo a superare, ancora, l'esame di maturità.
Dal momento che la stagione è ancora lunga, e il treno europeo è quasi irraggiungibile, de Laurentiis punti a rendere il Napoli competitivo sino a maggio per le prime posizioni del campionato.
A gennaio, il vulcanico patron, che ha già investito molto, allarghi ancora i cordoni della borsa e dia incarico a Bigon di portare al San Paolo un "numero 10" di grande personalità, tipo Montolivo, in grado di impostare il gioco e di fornire quegli assist a Higuain, che l'ex Real, come ha constatato lunedì il portiere della Lazio, Marchetti, trasforma, implacabile, quasi sempre, in goal.
Pietro Mancini