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Nazionale, Antonio Conte: "Mi erano state fatte delle promesse"
Il ct torna sulle ragioni dell'addio alla Figc e va all'attacco



Antonio Conte torna a spiegare la sua frase sul "sentirsi in garage" che lo ha portato a non proseguire l'avventura alla guida dell'Italia dopo gli Europei di Francia 2016.
Il ct della nazionale italiana attacca: "L'ho detto nel senso di sentirmi poco utilizzato in virtu' promesse che mi erano state fatte", le parole pronunciate al Tg1. E ancora: "Dopo il fallimento al mondiale mi era stato promesso disponibilita' e possibilita' di lavoro, cosa che alla fine non e' avvenuta".
Ovvio riferimento a una serie di situazioni in cui l'allenatore salentino è andato in conflitto con la Lega Calcio e con diversi club italiani. A partire dai mancati stage a Coverciano per finire all'ultima decisione di non spostare la finale di Coppa Italia tra Milan e Juventus in programma sabato 21 maggio all'Olimpico. Conte ha auspicato, ancora nei giorni scorsi, un anticipo del match per poter iniziare con maggiore calma la preparazione a Euro 2016. Maurizio Beretta però ha confermato che la data non verrà modificata.