Nel Pallone/ Hamsik si conferma il più decisivo in Italia, Branca tornerà ai fornelli di casa sua e...
Di Alberto Foà
La seconda di campionato senza sorprese e con un sacco di gol.
Bene, cioè male per i bookmaker che chissà quante ‘martingale’ (i multipli di una volta) avranno dovuto pagare, ma anche e soprattutto per chi, i gol, li ha subiti.
Il divario tra le prime delle classe – che al massimo sarebbero terze in Spagna, Germania, Inghilterra e probabilmente anche Francia – e le altre è semplicemente abnorme.
Non solo tra le prime (Juve, Napoli, Fiorentina e Roma, più l’Udinese che si aggiungerà presto) e le ultime (Genoa, Parma, Chievo, Sassuolo, Verona e Cagliari) anche con le squadre da mezza classifica (Inter, Samp, Bologna, Livorno e già che ci siamo il Milan, perché se fa i salti mortali per riprendersi un lesso come Kakà e vende un giovane come El Shaarawy – a proposito, non per darmi ragione da solo ma vi ricordate che la partenza sua e di Boateng ve l’avevo garantita in tempi non sospetti - ma soprattutto non rinforza centrocampo e difesa, bene che vada arriva sesto).
Qualcosa, Lega e Federazione, dovrebbero fare. Per esempio, tra Supercoppa e Campionato, aver rifilato due partite come quelle tra i campioni d’Italia e una buona squadra di seconda categoria come la Lazio oltretutto spacciandole a Sky e ai telespettatori come big match è una via di mezzo tra il ridicolo e la presa per i fondelli, roba che se uno ricorre al Tar gli restituiscono l’abbonamento più un elettrodomestico, come nelle televendite delle pentole.
Quello che se va avanti così nessuno potrà mai riconsegnare a Lotito è la stima dei tifosi. Non solo perché cambierà residenza e si renderà irreperibile ma anche perché, scherzi a parte, il gioco della Lazio è davvero imbarazzante e prospettive di grossi progressi, restando questo l’organico, non è che ce ne siano moltissime…
Intanto Hamsik si va confermando il calciatore più decisivo tra quelli che giocano in Italia, Garcia la novità più curiosa del torneo (zero reti subite in due partite alla Roma non “riusciva” dai tempi di Capello) e Benitez l’acquisto più intelligente di tutto il circo, il che ribadisce una certezza ormai pressoché assoluta: Branca e Moratti non ne hanno fatta una giusta. Ma tanto adesso arriva Thoir e Moratti tornerà finalmente a fare quello che è, cioè il primo tifoso e Branca a occupare il posto che gli compete. Ai fornelli, di casa sua. Nella certezza che debba essere un ottimo cuoco…