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Pallavolista trans: "Per l'Italia sono donna. Ma devo giocare con i maschi"

La storia di Eleonora Pescarolo: "Il mio iter di transizione si è concluso. Mi hanno operata 2 anni fa ma non ho il via libera dalla Fivap. Siamo discriminate"

Pallavolista trans: "Sette anni di cure ormonali e 2 operazioni"

Eleonora Pescarolo sfoga tutta la sua rabbia. La 22enne trans non ne può più di essere considerata un uomo, nonostante un lungo percorso iniziato a 15 anni e ormai concluso. Eleonora è una pallavolista originaria di Codogno e da tre anni militante in società del Piacentino (attualmente gioca nella Polisportiva San Nicolò, serie C regionale), è costretta - si legge su Repubblica - a scendere in campo con team maschili. Nonostante il suo iter di transizione sia concluso da tempo. "L'ho iniziato a 15 anni. Sono stata operata due anni fa, anche per lo Stato sono una donna". Ma per poter sfidare altre ragazze deve ottenere il via libera della Fipav, sottoponendosi per un anno a test ormonali che dimostrino che il testosterone nel suo sangue rientra nei limiti consentiti (10 nanogrammi per litro).

"Le persone trans oggi - prosegue Eleonora a Repubblica - sono disumanizzate, di loro non si parla, non sono una priorità. Sappiamo bene cosa pensa la destra delle questioni Lgbt: ho paura che la situazione possa solo peggiorare. Spero che tutti gli esami vadano bene, di poter approdare alla massima lega femminile, c’è già attenzione di qualche società. E chissà, magari un giorno giocare in Nazionale, sarebbe una bella rivincita. Mi aspetto già polemiche, ma non avrò vantaggi rispetto alle altre atlete perchè gli ormoni che devo prendere mi stancano e mi delibitano".