Per Balotelli squalifica e multa. Ferrero lo chiama alla Sampdoria
"Balotelli è massacrato dai media. Deve ritrovare serenità, gli serve un club come la Samp. Se facesse un bagno di umiltà, noi siamo pronti". Il presidente Ferrero chiama Supermario in blucerchiato.
Per Balotelli squalifica e multa. Paga per il post su Instagram - Una giornata di squalifica, una multa di 25 mila sterline -circa 31.500 euro- e l'obbligo di frequentare un programma educativo: questa la sanzione inflitta dalla Football Association a Mario Balotelli, che era stato deferito dopo il post pubblicato - e poi subito rimosso - su Instagram, considerato dalla Federazione anti-semita e razzista. Una squalifica che l'attaccante azzurro, attraverso una nota pubblicata su Twitter, ha immediatamente accettato chiedendo scusa. "La decisione della FA mette in chiaro che ho sbagliato. Mi dispiace che i miei compagni e i tifosi del Liverpool debbano essere penalizzati per qualcosa che ho fatto e di cui adesso mi pento. E' mia intenzione rispettare la decisione della Federazione e fare in modo che non accada mai piu'".
Il Liverpool ne ha preso atto e, per bocca di un suo portavoce, ha fatto sapere di "attendere ora le motivazioni per fare eventualmente ricorso". Mentre "qualsiasi ulteriore azione resterà fra la società e il calciatore". Probabile, comunque, che il club multi in maniera salata Balotelli.
Nei giorni scorsi Balotelli aveva accettato il deferimento e rinunciato all'audizione, sperando in una multa piuttosto che in una squalifica. L'attaccante, che aveva scritto anche una lettera alla FA auspicando una pena mite, era finito nel mirino della FA per aver aveva postato l'immagine di Super Mario, il noto protagonista dei videogames della giapponese Nintendo, abbinando la dicitura "Sii come Mario, è un idraulico italiano, creato da giapponesi, parla inglese e somiglia a un messicano. Salta come un nero e raccoglie monete come un ebreo".
Uno 'slogan' che ha immediatamente suscitato critiche, imponendo alla punta dei Reds prima la cancellazione del post, poi le scuse d'obbligo: "il messaggio voleva essere antirazzista e ironico. Capisco che, preso fuori contesto, possa avere l'effetto opposto. Non tutti i messicani hanno i baffi, non tutti i neri saltano in alto e non tutte le persone di religione ebraica amano il denaro. Ho usato una vignetta creata da qualcun altro perché raffigurava Super Mario, ho pensato che fosse divertente e non offensiva. Di nuovo, mi dispiace". L'azzurro, ex Inter, City e Milan, aveva poi aggiunto su Twitter, per chiudere definitivamente la vicenda: "Mia mamma è ebrea, quindi per favore tacete". Ma il deferimento e la squalifica sono arrivati ugualmente.
"La decisione della FA mette in chiaro che ho sbagliato - confessa - Mi dispiace che i miei compagni e i tifosi del Liverpool debbano essere penalizzati per qualcosa che ho fatto e di cui adesso mi pento. E' mia intenzione rispettare la decisione della Federazione e fare in modo che non accada mai più".