I prezzi dei biglietti e la fuga degli spettatori
Dicono che gli stadi italiani siano sempre più vuoti, che la colpa principale sono gli stadi vecchi, fatiscenti, senza comodità e tanto per abbondare nella demagogia, la violenza dentro e fuori gli impianti.
Poi se si analizza la realtà del fenomeno si possono comprendere i veri motivi della "fuga" degli spettatori.
Volete un esempio: Sassuolo neo promosso in serie A , prima volta nella massima serie, squadra di una cittadina di 38 mila abitanti il cui presidente è a capo di un "impero" della chimica, uno degli uomini più ricchi d'Italia, anche presidente di Confindustria, fustigatore quotidiano delle storture politiche e non, nazionali e locali che hanno aggravato la situazione di crisi profonda che ci attanaglia da oltre 5 anni e dispensatore di consigli e suggerimenti per rimettere in moto l'industria e l'economia del nostro disastrato Paese; ogni sua dichiarazione sembra possedere una certezza evangelica, un valore da "Sacre scritture", costretto a far giocare le gare interne allo stadio ex-Giglio ora denominato Mapei stadium-città del Tricolore (nome con tanto di sponsorizzazione, omologandosi ai più recenti stadi europei costruiti e acquistati da multinazionali di ogni angolo del pianeta) di Reggio Emilia visto che l'impianto della cittadina è troppo piccolo per soddisfare le normative di Lega calcio e Figc.
Lo stadio di Reggio è relativamente recente (1995) considerato da molti come "un tipico impianto all'inglese, con i settori della tribuna e dei distinti molto vicini al campo di gioco, e che dispongono di una copertura e di seggiolini dotati di schienale. È riconosciuto come il primo esempio moderno in Italia di impianto di proprietà di un club calcistico " (fonte Wikipedia), pertanto uno stadio che dovrebbero soddisfare le esigenze del pubblico e così attrarre sempre più spettatori.
Ma la realtà è ben diversa visto che la media di presenze in questo girone d'andata supera appena la metà della capienza dell'impianto (media spettatori 12000 circa capienza impianto 23700).
Tale penuria di pubblico non sarà causata dall'elevato costo dei biglietti (35 euro le curve e settore ospiti) e che le gare con le squadre più importanti (vedasi Milan, Juventus, ecc.) si disputano in notturna a gennaio alle 20:45 in condizioni atmosferiche estreme?
Almeno così si direbbe visto che lo stadio si trova in mezzo alla campagna padana dove il fenomeno atmosferico della nebbia è spesso presente e la temperatura scende sotto le zero.
Ma evidentemente non è così per gli "illuminati" presidenti del calcio, nonché a capo di famose organizzazioni di categoria. Per loro no, non sono queste le cause della fuga degli spettatori, no, no, forse i veri motivi sono da ricercare nel catering e nell'hospitality che non sono eccellenti come magari all'Allianz Arena di Monaco di Baviera o al Camp Nou di Barcellona.
Speriamo che le idee e i consigli e le proposte "illuminate" ed "perfette" riguardanti le soluzioni per superare la crisi siano più "illuminate" "precise", "obiettive", ecc.
Massimo Puricelli
Legnano(MI)