La prima mossa di Tavecchio: via la discriminazione territoriale
Dopo le accuse di razzismo per l'ormai celebre frase su "Opti Poba' che mangiava le banane" qual è la prima mossa di Carlo Tavecchio, neopresidente Figc? Togliere la norma sulla discriminazione territoriale. Cantare in curva "Napoli colera", "Milano in fiamme" o tante altre "hit" non sarà più illecito. Esultano le società e gli ultras.
Il Consiglio Federale della Figc, svoltosi lunedì nella sede di via Allegri, ha approvato la modifica della norma sulla discriminazione territoriale che andra' immediatamente in vigore, intervenendo sui testi dell'art. 11 e 12 del Codice di giustizia sportiva.
Non costituisce piu' un comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, quella condotta che, ex art. 11 del Codice di Giustizia Sportiva, era da considerarsi, direttamente o indirettamente, di "origine territoriale". In piu', "l'offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale" viene specificata dall'art.12 (prevenzione di fatti violenti) come causa di responsabilita' oggettiva delle societa', ricalcando cosi' le normative Uefa.
Rimossa una norma che aveva fatto tanto discutere, anche in seno all'Uefa, è stata contestualmente ufficializzata la nomina di Fiona May consigliere all'integrazione contro il razzismo. Deciso anche il comitato di presidenza che sara' composto dal presidente Carlo Tavecchio, dal vicepresidente vicario Beretta, dal rappresentante della Lega di Serie A, Claudio Lotito, da un rappresentante di Aic e Aiac, Renzo Ulivieri, e da un rappresentante della Lega Nazionale Dilettanti, il vicepresidente Alberto Mambelli.