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Rafa Nadal mette in bacheca il 13° Slam della carriera all'US Open.

Lo spagnolo, numero 2 del mondo, conquista il titolo a Flushing Meadows superando in finale il serbo Novak Djokovic, primo giocatore del ranking, per 6-2, 3-6, 6-4, 6-1 in 3h21'. Per Nadal si tratta del 10° titolo di un 2013 stellare cominciato a febbraio dopo 7 mesi di stop per problemi alle ginocchia e il 60° trofeo della carriera.

"Per una serie di motivi questa e' probabilmente la stagione piu' emozionante della mia carriera - ha detto Nadal dopo aver ottenuto la netta vittoria contro l'eterno rivale (era la 37esima volta che sfidava Djokovic, un record assoluto tra due tennisti e ora conduce 22 a 15) - sentivo che avrei fatto del mio meglio per vincere qui. Se giochi contro uno dei migliori tennisti della storia come Novak, numero uno al mondo, probabilmente sulla sua superficie preferita, devi essere perfetto per vincere". E Rafael Nadal, 27 anni, e' stato perfetto. Ha conquistato il suo 60esimo torneo da professionista, il suo 13esimo titolo del Grande Slam portandosi a quattro lunghezze dal record dell'ex eterno rivale, Roger Federer, il Genio, avviato inesorabilmente sul viale del tramonto a quasi 33 anni. "Significa molto per me vincere questo trofeo - ha detto il numero due del mondo (ora e' a 'un'incollatura' da Djokovic che resta primo nella classifica Atp) - e' assolutamente incredibile".

Rafa e' tornato a giocare dopo un lungo stop solo sette mesi fa. Un ritorno pieno di incognite e una serie incredibile di successi. "Sono un ragazzo positivo - ha detto lo spagnolo - percio' non ho mai pensato di non farcela". Quindi un pensiero a chi lo ha aiutato a superare il momento piu' difficile della sua vita: "Molte persone sono state con me durante quei momenti. Per molti giorni ho avuto la forza di lavorare grazie a loro - ha spiegato - quando vai a fare ginnastica ogni giorno e non vedi risultati positivi, allora perdi energia. E percio' avere queste persone accanto durante questo periodo e' stato determinante. Senza di loro - ha concluso - sarebbe stato impossibile per me essere qui".

NADAL, FARE OGGI GRANDE SLAM E' IMPOSSIBILE PER CHIUNQUE  - "Vincere oggi tutti e quattro i tornei del Grande Slam in un anno penso che sia impossibile per chiunque". Lo ha detto lo spagnolo Rafael Nadal, al termine della finale degli US Open, vinta contro Novak Djokovic. "Questa e' la mia sensazione. Vedremo: oggi i migliori giocatori sono sempre li' in tutti i grandi tornei. In questo modo per vincere una prova del Grande Slam devi battere sempre giocatori del calibro di Roger Federer, David Ferrer, Andy Murray e Novak Djokovic". "Questi tennisti - ha aggiunto il numero due del mondo - non perdono quasi mai nei primi turni e poi per batterli devi essere sempre al 100 per cento in ogni partita di ogni grande torneo. Quando invece il tuo livello di forma e' un po' piu' basso, perdi contro questi giocatori che a loro volta, a girare, sono al top della forma. E' praticamente impossibile stare durante tutto l'anno al top", ha concluso Nadal.

DJOKOVIC SEMPRE IN TESTA ATP MA CON MARGINE RISICATO, FABIO FOGNINI E' 17ESIMO  - Resta invariato il vertice della classifica Atp, che conferma il serbo Novak Djokovic numero uno del mondo (con 10980 punti) seguito da Rafa Nadal (10860, con i punti del successo agli Us Open) reduce del trionfo a New York in cui ha battuto lo stesso Djokovic aggiudicandosi il 13esimo titolo Slam. In terza posizione resta lo scozzese Andy Murray. Primo tra gli italiani e' Fabio Fognini, che guadagna una posizione ed e' 17esimo; alle sue spalle, tra i primi cento classificati, gli altri azzurri Andreas Seppi (22esimo, sale di un punto), Paolo Lorenzi (78esimo, avanza di due postazioni) e Filippo Volandri (99esimo, avanza di due posizioni).

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