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Vinicius sfogo: 'Episodi di razzismo non casi isolati, disumano'. Video choc
Vinicius (foto Lapresse)

Real Madrid, lo sfogo di Vinicius, 'episodi di razzismo non sono casi isolati, è disumano'

"Ogni partita fuori casa è una spiacevole sorpresa. E ce ne sono state molte in questa stagione". Inizia così il duro sfogo dell'attaccante del Real Madrid Vinicius Junior sui propri social network. Il brasiliano ha postato un video in cui si vedono e si sentono gli insulti razzisti ricevuti in diversi stadi spagnoli. Gli ultimi proprio al Mestalla di Valencia, dove il brasiliano ha minacciato di lasciare il campo prima di essere espulso nel finale per uno scontro con un avversario. Nel post, Vinicius aggiunge "Mi hanno augurato la morte, esposto una bambola impiccata, tante urla criminali... Tutto registrato. Ma il discorso cade sempre su "casi isolati", "si tratta di un tifoso". No, non sono casi isolati. Sono episodi continui in diverse città della Spagna (e anche in un programma televisivo). Le prove sono lì nel video. Ora mi chiedo: quanti di questi razzisti hanno avuto il loro nomi o le loro foto pubblicate su siti web? Rispondo per semplificare: zero. Nessuno, neppure per raccontare una storia triste o per fare quelle finte scuse pubbliche".


Il campione poi conclude: "Cosa manca per criminalizzare queste persone? E punire i club in modo sportivo? Perché gli sponsor non fanno pagare la Liga? Le televisioni non si preoccupano di trasmettere questa barbarie ogni fine settimana? Il problema è molto serio e i comunicati non funzionano più. Nemmeno incolpare me per giustificare atti criminali. Non è calcio, è disumano".

Brasile, 'spento' il Cristo redentore a Rio de Janeiro per il caso Vinicius

"Nero e imponente. Così è il Cristo Redentore. Un'azione di solidarietà che mi commuove": questo il commento di Vinicius Jr. sui social alla scelta di spegnere per un'ora l'illuminazione alla statua iconica del Cristo Redentore a Rio de Janeiro, sulla collina del Corcovado, in solidarietà con il 22enne attaccante carioca del Real Madrid vittima di insulti razzisti in Spagna. "Voglio, soprattutto, ispirare e portare più luce alla nostra lotta", ha aggiunto Vinicius. Il Cristo è rimasto al buio tra le 18 e le 19 come "simbolo della lotta collettiva contro il razzismo e in solidarietà con Vinicius e tutti coloro che subiscono pregiudizi in tutto il mondo", ha fatto sapere il santuario. Il Brasile si è schierato con forza a difesa di uno dei suoi calciatori più talentuosi della nuova generazione. Il presidente Inacio Lula da Silva ha auspicato che Fifa e Liga adottino "misure serie" perché "non possiamo permettere che il fascismo e il razzismo prendano il controllo degli stadi di calcio". La segretaria generale del ministero degli Esteri, Maria Laura da Rocha, in una telefonata ha espresso "l'insoddisfazione" del governo per la mancata tutela dell'attaccante all'ambasciatrice spagnola, Maria del Mar Fernández-Palacios, che si trovava all'estero.

Vinicius, 3 arresti a Valencia. Rimosso uomo Var

La polizia spagnola ha arrestato tre giovani tifosi del Valencia per gli insulti razzisti a Vinicius Jr. durante la partita al Mestalla di domenica sera. L'annuncio è arrivato dopo che le offese al giovane attaccante del Real Madrid sono diventate un caso internazionale, con la protesta del Brasile per la mancanza di provvedimenti. Nel referto l'arbitro aveva parlato di urla di "scimmia" rivolte al calciatore. Poche ore prima a Madrid erano stati arrestati quattro ultras dell'Atletico sospettati di aver 'impiccato' su un viadotto stradale un manichino con la maglia di Vinicius prima del derby della capitale di gennaio. L'accusa nei loro confronti è di crimine d'odio, proprio quello indicato nella denuncia presentata lunedì dal Real Madrid alla Procura generale dello Stato. I provvedimenti non si fermano qui: è stato sospeso l'arbitro addetto al Var di Valencia-Real Madrid che aveva segnalato il colpo di Vinicius a un avversario, Hugo Duro, determinandone l'espulsione. L'addetto Var, Iglesias Villanueva, avrebbe infatti omesso di mostrare al direttore di gara le immagini precedenti in cui lo stesso Duro aveva stretto a lungo le mani al collo di Vinicius, provocandone la reazione. In difesa del suo calciatore è sceso nuovamente in campo Carlo Ancelotti: "È giusto condannare, ma non basta, bisogna agire e non è stato ancora fatto. Ci sono paesi dove non ti insultano, come in Inghilterra. Lì hanno agito, ci sono ancora casi isolati di razzismo, ma non c'è polizia durante le partite, mentre qui sembra che tu stia andando in guerra qui. Sono preoccupato, è un momento importante. È fondamentale che vengano presi provvedimenti da parte della Federazione e della Liga". Il tecnico italiano ha assicurato che Vinicius non vuole lasciare Madrid e la Spagna: "Ama il calcio, ama il club, ha un grande amore per il Real e vuole fare la sua carriera qui. Non è vero che ha perso l'entusiasmo, è squalificato ma forse potrei dargli qualche giorno di riposo in più, ne ha bisogno".

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