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Toscana
Firenze, l’ambasciatore Avdeev al finissage della mostra di Yuri Kuper

Breve ma sentita cerimonia di finissage della mostra SFUMATO di Yuri Kuper quella che si è tenuta stamani presso la Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno alla presenza l’ambasciatore della Federazione Russa presso la Santa Sede, Alexander Avdeev. 

Insieme al diplomatico, giunto dal Vaticano appositamente per rendere omaggio al maestro del modernismo russo, rimasto a Mosca a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, c’erano la presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno Cristina Acidini,  il presidente della Classe di Pittura dell’Accademia Andrea Granchi, la principessa Irina Guicciardini Strozzi e Francesco Bigazzi, presidente dell’associazione Amici del Museo Ermitage.

Sono molto felice perché ammirando le opere di Kuper penso alla sua arte e alla sua vita, che è stata molto difficile soprattutto tra il 1965 e il 1967, quando ha avuto grandi difficoltà con il partito comunista russo, perché la sua era un’arte clandestina, non riconosciuta dal potere, e per questo non ha mai ricevuto premi né sostegni economici”. Così l’ambasciatore Avdeev nel suo saluto ai rappresentanti della cultura fiorentina intervenuti al finissage, con i quali ha condiviso i suoi personali ricordi con Kuper e alcune note importanti del vissuto dell’artista russo.

Kuper – ha proseguito Avdeev - fu invitato a uscire dall’Unione Sovietica con un altro famoso pittore che Firenze ha avuto la felicità di conoscere, Oskar Rabin. Yuri ha ricominciato a dipingere negli Stati Uniti e in dieci anni è divenuto un artista famoso e apprezzato non solo in America. Subito dopo andò a Parigi, dove ha lavorato con prestigiosi galleristi e dove ho avuto l’onore di conoscerlo personalmente nel 2001 quando ero ambasciatore nella capitale francese. Sfumato...per Kuper significa molte cose, non solo lo sfumato di Leonardo da Vinci ma anche gli sfumati romantici, i sentimenti con cui guarda il mondo. Quando tornò in Russia da artista di fama internazionale gli vennero commissionati molti lavori, dal teatro, alla fotografia, alla scenografia, fino all’architetturadove si è distinto con un progetto straordinario per la costruzione di una Chiesa nel centro di Mosca, la più bella che abbiamo”.

“Kuper continua a lavorare e il bello è che non si ripete mai - ha concluso l’ambasciatore -, ogni opera ha qualcosa di nuovo che tocca sempre il cuore. Prendiamo quella con il mare, ha i colori della Neva nella notte e conserva lo spirito di San Pietroburgo. Tra due giorni compirà 80 anni e sarò felice di inviargli una nostra fotografia a ricordo di questa bellissima giornata”.

Cristina Acidini ha commentato così la chiusura della mostra: “è solo grazie ad un concerto di volontà e di interesse per la cultura, ad una progettualità di altissimo livello, che è stato possibile realizzare un percorso espositivo estremamente affascinante. Kuper è un pittore di fama internazionale e siamo stati onorati di ospitare per la prima volta a Firenze una selezione di suoi manufatti. Non li posso chiamare quadri perché sarebbe riduttivo, c’è molto altro, sono libri d’artista, installazioni, proiezioni, collage. Kuper è una personalità straordinaria che salutiamo a distanza e speriamo di tornare presto a incontrare di persona”.

Lunedì 5 luglio sarà l’ultimo giorno per visitare la mostra con oltre 50 tra dipinti e un’installazione video sulle piece teatrale diretta da Nikita Michalkov e ispirata ai racconti di Anton Cechov e Ivan Bunin, è tornata ad accogliere il pubblico dallo scorso 3 giugno nel rispetto delle normative anti Covid-19.

YURI KUPER. SFUMATO

3 giugno – 5 luglio 2020

Sala Esposizioni Accademia delle Arti del Disegno

Via Ricasoli 68, Firenze

Orario: da martedi a sabato, ore 10-13 e 17-19

Domenica: ore 10-13, Lunedì chiuso, Ingresso gratuito

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