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Toscana
Fra Cielo e Terra, il globo di Roberta Cipriani arriva a Pietrasanta

Si inaugura sabato 25 luglio alle ore 12,30 in piazza Matteotti a Pietrasanta l’opera “Fra Cielo e Terra” dell’artista fiorentina Roberta Cipriani.

Roberta Cipriani ha voluto rendere una testimonianza artistica per We Planet con la sua opera il Globo “Tra Cielo e Terra”, che rappresenta un suo percorso artistico, nato in Italia, con l’Albero della Vita, collocato davanti all’ Abbazia di S. Miniato al Monte a Firenze, e ora anche in Nuova Zelanda, al polo opposto, quasi a voler segnare un collegamento fra i 2 emisferi, in un messaggio chiaro di unione tra gli esseri umani e in una ricerca costante verso il Divino. L’ Albero della Vita rappresenta il nostro eterno passaggio sulla Terra che bruciando la nostra stessa vita ci riconduce all’ eternità, al Cielo in un inno alla Vita e all’Amore (rami come braccia rivolte verso il Cielo). Le frasi incise nel tronco dell’Albero della Vita si proiettano in Terra in una sorta di radice luminosa e si manifestano nell’ oscurità come segnale di Luce. Le stesse frasi d’Amore e di Speranza abbracciano il Globo in una sorta di spirale luminosa che collega i due Alberi della Vita. Il Globo è stato realizzato per la città di Milano, per il progetto We Planet, gruppo Mondadori, a richiamo delle nostre coscienze

Roberta Cipriani si laurea nel 1990 in Architettura presso l'Università degli Studi di Firenze, intraprende poi la carriera d’architetto, collaborando con grandi studi del calibro del Superstudio di Roberto Magris. Dopo il matrimonio decide di allontanarsi dalla frenesia della vita di città e si rifugia presso la tenuta di famiglia nel Chianti, dove darà libero sfogo alle sue più grandi passioni, che vedono uno stretto connubio tra arte, spiritualità e architettura. Si lega così alla filosofia steineriana/antroposofica che tratta della scienza dello spirito. Questa dottrina integra fortemente l'uso delle forme naturali , senza angoli e spigoli, e nell'arte ad un percorso interiore. Tutta questa ricerca culminerà nel progetto denominato “Cas-art”, una casa scultura, attenta a tutta la conoscenza della filosofia dello spirito, dove l'angolo non viene mai utilizzato, in quanto rappresenta la nostra parte razionale e le nostre paure, verranno quindi preferiti elementi tondeggianti, che sono più vicini al nostro sentire e alla natura nostra maestra. La Cas-art sarà poi pubblicata sulla rivista AD, che gli dedicherà anche la sua copertina. E' in questo contesto che si delinea l'utilizzo dei 4 elementi di cui è composto il nostro Pianeta e noi stessi: acqua, terra, aria e fuoco. Ed è proprio su quest'ultimo che le attenzioni dell'artista si concentrano. Roberta sceglie il Fuoco come suo elemento simbolo, essendo lei nata sotto il segno dell'Ariete, così come la sua città: Firenze. L'elemento del Fuoco, inteso come  Fuoco Sacro, Fuoco trasformatore è sviluppato attraverso Il progetto Rêve de Feu, una collezione di sculture luminose che come guerrieri di Luce ci accompagnano nel nostro percorso di vita, fino ad arrivare all’ Albero della Vita, ovvero l‘ Albero della Consapevolezza. L’ installazione Rêve de Feu, attraverso la luce delle candele (composta da 1/3/7 candele non a caso uno è tutto e uno, 3 il numero legato alla trinità e 7 ai 7 giorni della Creazione) e del fuoco porta a conoscenza un mondo antico fatto di simboli alchemici, legati alla Geometria Sacra, e a un mondo  ancestrale per  recuperare una memoria antica dell’umanità, sempre rispettando le proporzioni auree, (linguaggio divino), con l’ intento di risvegliare in noi la nostra Luce interiore e il nostro Sè. Nel 2019 per il 500° di Leonardo da Vinci, l'installazione Rêve de Feu s’ispira ai simboli celati nell’opera di Leonardo. La collezione diventa numerata e attraverso la Luce delle candele verranno usati alcuni simboli celati nelle opere del genio toscano. Alchimista, ermetico, amava investigare la natura per capirne i segreti, infatti i suoi schizzi geometrici parlano dell’Universo. La collezione vinciana è stata presentata a Roma ai Parioli, a Firenze nel Palazzo di Bianca Cappello, moglie di Francesco I, dei Medici, presso la Galleria Turchi, a Milano per il Salone del Mobile 2019 presso il Salotto di Milano, Via della Spiga, “Leonardo Sonico “ e poi ad Artimino, vicino a Vinci, Villa Medicea per “Leonardo Inedito” e ancora a Milano all’interno della Fabbrica del Vapore con il patrocinio della città di Milano. La prima gallerista che ha creduto in Roberta Cipriani è Olivia Toscani Rucellai figlia di Oliviero Toscani, a Firenze, in seguito la galleria Turchi di Firenze, e la galleria di Francesco Zanuso di Milano, Artevino a Capalbio e online con la galleria Pisacane di Milano.

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