Affari Europei
Brexit, Londra chiude le sue acque ai pescherecci Ue
Londra ha ritirato il permesso concesso 53 anni fa ai pescherecci Ue di pescare nelle proprie acque territoriali
Le trattative per la Brexit si mettono male per la Gran Bretagna e cosí Lodnra ha deciso di mandare un messaggio agli ex amici europei: basta pescare nelle nostre acque territoriali. Il governo May ha infatti stracciato un accordo firmato 53 anni fa che concedeva alle flotte europee di solcare le acque britanniche in cerca di pesce. Un provvedimento con effetti molto limitati, ma che la dice lunga sul livello di astio raggiunto nelle trattative tra Europa e Londra.
Londra, stop immediato alla pesca in acque britanniche
Il divieto alle navi Ue di pescare nelle acque britanniche entra in vigore immediatamente senza dover attendere i due anni di negoziato con Bruxelles per definire i termini dell'uscita di Londra. Lo ha annunciato il falco 'brexiter', il neo ministro dell'Ambiente Michael Gove, che ha deciso di denunciare l'accordo in vigore da 53 anni conosciuto come "London Fisheries Convention". La prima a reagire, vista la vicinanza, e' stata l'Irlanda che ha definito il ritiro di Londra dalla convenzione "scortese e sgradito".
Irlandesi, francesi e tedeschi i piú colpiti
L'accordo consentiva ai pescherecci battenti bandiera Ue di operare tra le 6 e le 12 miglia nautiche (22 km) dalla costa britannica. I Paesi maggiormente interessati, vista la prossimitá con l'isola, sono l'Irlanda, la Francia e la Germania. Si tratta tuttavia di un provvedimento dalla portata molto limitata, visto che tutti i pescherecci, anche quelli britannici, navigano molti giorni in mare aperto per andare a sfruttare i ricchi banchi di pesce del Mare del Nord, molto piú vicino all'Islanda che all'Inghilterra.