Affari Europei
Brexit, lettere di espulsione ai cittadini Ue in Uk. Ma è un errore. E May...
Oltre 100 cittadini Ue in Uk ricevono per errore una lettera di espulsione. E May insiste: "Addio alla Corte di Giustizia Ue"
100 cittadini Ue in Gb ricevono per errore lettere di espulsione
Il ministro dell'Interno britannico ha emesso per errore avvisi d'espulsione verso 100 cittadini dell'Unione europea. E' emerso oggi, suscitando la preoccupazione che questo possa creare il panico tra gli europei che vivono nel Regno unito. Eva Johanna Holmberg, una storica finlandese presso la Queen Mary University di Londra specializzata sulla Gran Bretagna moderna, è stata una delle persone che ha ricevuto l'avviso. La studiosa ha detto di aver ricevuto la scorsa settimana dall'Home Office un avviso che le dava un mese per lasciare il paese, altrimenti sarebbero state "direttive per la rimozione".
Il ministero costretto alle scuse
Holmberg, che è sposata a un cittadino britannico e vive a Londra da anni, era considerata una persona che poteva essere "detenuta in base alla Legge sull'immigrazione". "Non riuscivo a credere ai miei occhi", ha detto Holmberg alla Bbc, sostenendo di aver contattato un avvocato per chiedere se potesse presentare appello contro l'espulsione. Ma, dopo che il caso è diventato di pubblico dominio, il ministero ha dovuto presentare le scuse.Un portavoce ha ammesso che 100 lettere del genere sono state mandate. "Stiamo contattando tutti coloro che hanno ricevuto la lettera per chiarire che possono ignorarla", ha detto il portavoce. "Noi - ha continuato - vogliamo essere asolutamente chiari che i diritti dei cittadini Ue che vivono nel Regno unito restano immutati". Ma di certo si tratta di un episodio non edificante che rischia di creare ancora più tensioni e preoccupazioni su uno dei temi principali del negoziato tra Londra e Bruxelles.
May insiste: "Stop alla giurisdizione della Corte di Giustizia Ue"
Nel frattempo Theresa May insiste: con la Brexit, per il Regno Unito ci sarà anche la fine della giurisdizione della Corte di Giustizia Ue. La premier britannica è intervenuta dopo che negli ultimi giorni si erano diffusi dubbi sull'effettiva possibilità che Londra si allontani del tutto dal sistema di giustizia della Ue. "Riprenderemo il controllo delle nostre leggi", ha detto la premier. La Corte di Giustizia Ue ha il compito di garantire che tutti gli stati membri rispettino le leggi dell'Unione. I pronunciamenti della Corte sono vincolanti per tutti gli stati membri e intervengono anche nelle dispute tra gli stati membri e le istituzioni europee. Ora Londra vuole forzare la mano per uscirne dalla giurisdizione il più presto possibile.