Affari Europei
Caso Kuka, Berlino mette un freno allo shopping cinese

L'acquisizione dell'azienda tedesca Kuka da parte di una società cinese ha spinto Merkel a varare una norma a difesa delle imprese strategiche teutoniche
Si chiama Kuka ed é una azienda tedesca leader mondiale nella produzione di robot. Il fiore all'occhiello dell'ingegneria tedesca con un fatturato di oltre due miliardi di euro, 12mila dipendenti e 25 filiali in tutto il mondo. E' una delle tante grandi aziende tedesche che sviluppa soluzioni ad alto valore aggiunto e che fanno della Germania il più grande esportatore di merci del mondo.
I cinesi acquisiscono Kuka per 5 miliardi di euro
Ma Kuka non é piú tedesca, é stata comprata da Midea, una societá cinese per 5 miliardi di euro. Un grosso affare che peró ha messo Angela Merkel in allarme. A Berlino infatti non piace che aziende cinesi, quasi tutte di proprietà statale o para-statale, acquisiscano pezzi importanti del tessuto industriale tedesco. Soprattutto perché alle imprese teutoniche é impedito di fare lo stesso in Cina.
Merkel interviene per limitare le acquisizioni
E cosí Merkel ha deciso di correre ai ripari per evitare un nuovo caso Kuka. Il governo ha approvato una nuova norma che autorizza lo Stato a bloccare l'acquisizione di aziende tedesche con un impatto 'infrastrutturale critico' da parte di aziende non europee.
Anche Macron vuole leggi a difesa delle imrpese europee
Oggi infatti i limiti alle acquisizioni riguardavano solamente certi settori, come la difesa o l'aerospazio. Ma con la nuova legislazione Berlino potrá bloccare scalate ostili anche in settori come la medicina, l'informatica, la robotica o la chimica. tutti quei settori, insomma, strategici per le produzioni tedesche. D'altronde anche Macron aveva suggerito al Consiglio Ue di adottare norme per limitare lo shopping cinese.