Affari Europei
Commercio, Ue più veloce degli Usa. I vantaggi dell'accordo con Cuba
Passi avanti sulla strada dello storico accordo tra Ue e Cuba. Bruxelles mira a un mercato grande e con enormi potenzialità di crescita. Non impone modelli e sorpassa gli Usa: punta a diventare il primo partner commerciale dell'isola. Intesa possibile già nel 2016.
L'AVVICINAMENTO EUROPEO - Il percorso di avvicinamento tra Europa e Cuba è lungo e articolato. Già nel 1996 il Consiglio dell'Unione Europeo aveva adottato una posizione comune per promuovere la transizione dell’isola verso “la democrazia pluralistica e il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali” e per migliorare “il tenore di vita del popolo cubano”. Ma è nell'ultimo anno e mezzo che si è andati oltre alle parole su carta e si è passati alle vie di fatto concrete per una collaborazione seria dal punto di vista economico e politico. Dall'aprile 2014 infatti le due parti hanno intrapreso una serie di negoziati per concludere l’Accordo di Dialogo Politico e di Cooperazione. I due gruppi di lavoro, coordinati e diretti da Christian Leffler, Direttore Generale per i Paesi delle Americhe del Servizio Europeo d’Azione Esterna (SEAE), e da Abelardo Moreno, Vice Ministro degli Esteri cubano, hanno fatto importanti passi avanti.
IL CAMBIO DI MARCIA - Il vero cambio di marcia c'è stato nel corso degli ultimi mesi. Dopo che i tecnici si erano già messi al lavoro, come detto, dall'aprile 2014 ci sono stati nel corso del 2015 una serie di incontri politici di altissimo livello che hanno gettato le basi per un accordo di ampio respiro. A marzo c'è stata la missione a Cuba del ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni, mentre a maggio è arrivato all'Avana il presidente francese François Hollande. Ma il viaggio forse più importante del 2015 è stato quello di Federica Mogherini. Si è trattato infatti del primo viaggio in terra cubana di un Alto rappresentante dell'Unione Europea. Una visita che ha portato a un proficuo dialogo con le più alte cariche politiche di Cuba, compreso il presidente Raul Castro, che dal 2008 ha preso le redini del regime dalle mani del fratello Fidel.
IL SORPASSO SUGLI USA - E' stata forse proprio la visita della Mogherini a cambiare l'inerzia del dialogo tra Europa e Cuba. "E' il più forte segnale della nostra volontà di portare avanti il dialogo", aveva detto la Mogherini. E la volontà è stata notata anche dall'isola caraibica, tanto che ormai si parla apertamente di "sorpasso sugli Usa". Proprio in questio giorni, l'ambiasciatore cubano in Belgio, Norma Goicochea, ha espresso questo parere: "Credo di sì, che siamo più vicini a concludere con l'Ue, che a veder levato l'embargo, che dipende dal Congresso americano. I negoziati con Bruxelles sono sulla buona strada". La carta vincente dell'Ue è quella dell'atteggiamento politico. Christian Leffler, capo negoziatore Ue, ha detto più volte che l'Europa non punta a "imporre modelli" sulla questione chiave dei diritti umani: "Non vogliamo e non possiamo", ha puntualizzato. Un atteggiamento dunque del tutto diverso dagli Usa, che nonostante i passi avanti nei rapporti bilaterali si approcciano sempre come esportatori di liberà, cosa che non piace ai cubani. I negoziati europei poggiano però su basi più consistenti. I temi al centro dei rapporti con l'Europa sono meno numerosi e in qualche caso anche meno conflittuali rispetto a quelli con gli Usa. Senza contare il problema dell'embargo, che ancora non è stato rimosso mentre l'Europa non ne applica nessuno. A proposito dell'embargo, proprio nei prossimi giorni L'Avana presenterà alle Nazioni Uniti l'ennesima risoluzione sulla necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto da Washington all'isola. Nonostante l'ambasciatore cubano a Bruxelles sostenga che Obama "è favorevole alla sua rimozione", la cancellazione dell'embargo non si farà certo dall'oggi al domani ma sarà un procedimento non breve. E questo non fa che altro che favorire il percorso di avanzamento da parte dell'Ue.
PROSPETTIVE FUTURE - Insomma, come conferma sempre Goicochea, "cè la volontà politica di entrambe le parti di avanzare e concluderli in un futuro vicino". Quanto vicino? Secondi fonti europee l'ok definitivo potrebbe arrivare già nel 2016. Il prossimo round di trattative, il sesto, si terrà a Bruxelles l'1 e 2 dicembre prossimi e potrebbe essere il prologo all'accordo. Di fatto, Cuba rappresenta un appetibile mercato di 11 milioni di abitanti, nel quale sul fronte dell'economia e del business molto è ancora da fare. L’Unione Europea, che è già il secondo partner commerciale di Cuba, dopo il Venezuela, ed è il maggiore investitore straniero sull’isola, vuole arrivare a ottenere il ruolo principale. All'Ue il mercato cubano fa gola anche perché Cuba ha bisogno di moltissimi investimenti. Raul Castro ha stimato che il progetto di "actualizacion" del socialismo necessita almeno 2500 milioni di dollari l’anno in investimenti stranieri. E a Bruxelles sono tutti convinti e fiduciosi che l’Unione europea possa giocare un ruolo attivo in questa fase, diventando l'attore protagonista di questa trasformazione epocale.