Elezioni, Comi: "Più facile una alleanza con la Lega dopo la svolta sull'Ue" - Affaritaliani.it

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Elezioni, Comi: "Più facile una alleanza con la Lega dopo la svolta sull'Ue"

 

I siciliani si apprestano ad andare alle urne per eleggere il nuovo governo regionale. Mentre la candidatura di Giancarlo Cancelleri, l'uomo scelto dal Movimento 5 Stelle, sembra essere in forse, il Centrodestra si presenta unito a differenza di quanto fece nel 2012, quando a vincere fu Rosario Crocetta. I sondaggi sono favorevoli all'alleanza di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia. E tutti guardano al voto siciliano come alle prove generali di quello politico di primavera. "In Sicilia abbiamo tutte le carte in regola per vincere", spiega ad Affaritaliani.it Lara Comi, eurodeputata di Forza Italia.

Tra due mesi la Sicilia andrà alle urne, in che condizioni si presenta il Centrodestra?
"In grande forma. Forza Italia ha trovato un accordo con la Lega Nord e FdI che é molto importante per l'unità del Centrodestra. Bene anche il ticket con Gaetano Armao che permette di allargare la base recuperando un elettorato più ampio".

Il Centrodestra si é presentato compatto. Una anticipazione di quello che accadrà a livello nazionale?
"Quando il Centrodestra é compatto allora vince. Io credo che la ricetta sia quella anche per le elezioni politiche di primavera. La svolta della Lega Nord su Europa ed euro poi facilita le cose".

In che senso?
"Il grande scoglio che rendeva inconciliabili le nostre posizioni con quelle del Carroccio riguardava prima di tutto l'appartenenza dell'Italia all'Unione europea e l'adesione all'euro. Ora che la Lega Nord ha abbandonato l'idea di un referendum sulla moneta unica il dialogo é molto più facile".

Chi sarà il leader del Centrodestra?
"Il leader si scopre nel monotremo in cui si hanno i risultati elettorali. Se la Lega Nord prende più voti di Forza Italia nelle urne allora é giusto che sia Salvini a guidare la coalizione".

Nel caso sia Forza Italia a prevalere?
"Allora saremo noi ad esprimere il leader. Molto dipenderà dalla sentenza della Corte di Strasburgo che dovrà esprimersi sulla ricandidabilitá di Silvio Berlusconi".

E' sempre l'uomo giusto per guidare la coalizione?
"Ne sono convinta, perché é un leader che riesce a tenere assieme anime diverse. Il nostro é un Paese di moderati, che puó avere delle oscillazioni verso il populismo in situazioni particolari, ma é fondamentalmente di centro".

Il 24 settembre i tedeschi andranno alle urne e la Cancelliera Merkel sembra avere la vittoria in tasca. Che cosa puó imparare il centrodestra nostrano da quello teutonico?
"La Germania é una economia forte e in crescita e questo permette ad Angela Merkel di avere il sostegno popolare. La crescita economica deve essere al centro del programma insieme alla sicurezza. Merkel poi é  un punto di riferimento per il suo Paese che difende su tutti i tavoli internazionali e in Europa. Ora la vera questione é sapere con chi governerà".

I Liberali sono i favoriti...
"Vedremo che cosa diranno le urne. Quel che é certo é che Martin Schulz, ormai ex presidente del Parlamento europeo, non é riuscito a risollevare le sorti della sinistra tedesca che é in crisi".