Affari Europei
Emergenza immigrazione, accordo Turchia-Ue sulla liberalizzazione dei visti

A fronte dell'emergenza migranti, i leader dell'Unione europea hanno dato il loro sostegno di principio all'accordo di cooperazione con la Turchia, su un piano d'azione che rappresenta "un passo avanti importante" secondo il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. In particolare, e' prevista, come richiesto da Ankara, un'accelerazione della liberalizzazione dei visti che pero', ha precisato il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, non sara' senza condizioni: "il processo per la liberalizzazione dei visti - ha detto - sara' accelerato, ma questo non significa che vengono meno i criteri che dovevano essere rispettati".
Juncker ha sottolineato che "c'e' un chiaro legame tra quello che fa la Turchia e l'avanzamento della liberalizzazione dei visti", e "la valutazione" dell'avanzamento " sara' fatta nella primavera del 2016". Bruxelles ritiene ragionevole offrire ad Ankara 3,41 miliardi di euro per gestire l'emergenza. La richiesta turca e' stata discussa e Angela Merkel ha detto, in conferenza stampa, di considerarla positivamente.
Il mancato consenso dei leader Ue sull'opportunita' di menzionare esplicitamente la proposta della Commissione su un meccanismo permanente di redistribuzione dei rifugiati si e' risolta, nel testo finale delle conclusioni del Consiglio europeo, in una formula che prevede la necessita' di continuare a discutere sulla politica complessiva per l'immigrazione e l'asilo. Oltre agli orientamenti delineati sul piano di azione congiunto con la Turchia, la cooperazione con i paesi terzi, il rafforzamento delle frontiere esterne, l'efficacia dei centri di registrazione e dei rimpatri, definiti "un ulteriore passo importante verso la nostra strategia complessiva", si ammette che "ci sono altre importanti azioni prioritarie che richiedono ulteriori discussioni, fra cui le proposte della Commissione". E, si sottolinea, "c'e' bisogno di continuare la riflessione sulla politica complessiva sull'immigrazione e l'asilo". Il Consiglio europeo terra' gli sviluppi sotto controllo".
