Armeni, la Germania sfida la Turchia di Erdogan: "Fu genocidio". - Affaritaliani.it

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Armeni, la Germania sfida la Turchia di Erdogan: "Fu genocidio".

A 24 ore di distanza dalla violazione per bocca del presidente Joachim Gauck di quello che finora in Germania costituiva un autentico tabù, anche il Bundestag ha lanciato il guanto di sfida alla Turchia riunendosi in sessione speciale per aprire il dibattito, appoggiato da tutti i gruppi parlamentari, che si concluderà il 30 aprile prossimo con lo scontato via libera da parte della commissione Esteri a una risoluzione in cui si definisce senza mezzi termini "genocidio" il massacro di un milione e mezzo di armeni nell'Impero Ottomano, del cui inizio ricorre il centesimo anniversario. Lo stesso leader della camera bassa, il cristiano-democratico Norbert Lammert, ha inaugurato i lavori in aula proclamando che "fu un genocidio quanto accadde nell'Impero Ottomano, e sotto gli occhi del mondo, nel bel mezzo della I Guerra Mondiale".

Si tratta di una presa di posizione inaudita, destinata inevitabilmente a far andare su tutte le furie le autorità di Ankara, ma che fin da lunedì era stata preannunciata all'omologo Ahmet Davutoglu dal cancelliere Angela Merkel, sebbene quest'ultima fino ad allora fosse stata la prima a opporsi a iniziative del genere. E non solo perché in Germania vivono tre milioni e mezzo di turchi né per evitare di mettere a repentaglio il massiccio interscambio commerciale tra i due Paesi.

Negli ambienti politici tedeschi si temono infatti ripercussioni indirette per il fatto che, all'epoca del genocidio armeno, la Germania Imperiale era alleata degli ottomani: non sono dunque da escludere chiamate di correo 'morali', pur se a distanza di un secolo. Inoltre fra il 1094 e il 1905, in anni quindi di poco anteriori rispetto alla sterminio degli armeni, le truppe del Kaiser si macchiarono di efferatezze analoghe nell'allora Africa del Sud-Ovest, l'odierna Namibia: una tragedia lontana che tuttavia si presta perfettamente a essere la prossima da bollare come genocidio, e che potrebbe infine condurre a pesanti richieste di risarcimento. Senza tralasciare le ombre sopravvissute alla passata recalcitranza nel riconoscere appieno l'Olocausto ebraico perpetrato dal Terzo Reich. Del resto Gauck, un pastore protestante nativo dell'ex Ddr, progressista e noto per il temperamento anti-conformista, oltre a pronunciare per primo pubblicamente la scottante espressione "genocidio degli armeni", non ha esitato a denunciare la "corresponsabilità" e addirittura la "potenziale complicità" della Germania in quell'ecatombe, sulla quale "anche noi tedeschi", aveva sottolineato, "dobbiamo espletare un lavoro di memoria".