Affari Europei
Immigrati, l'Ue chiede il sostegno Onu. Scontro sulle quote
La Commissione Ue prepara la svolta nella strategia europea sull'immigrazione e l'Alto rappresentante della politica estera Federica Mogherini la anticiperà nella prima riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, per sensibilizzare (soprattutto) i membri permanenti non europei in vista dell'altra partita decisiva che si giocherà al Palazzo di Vetro, cioè la discussione sul mandato della missione nelle acque libiche per combattere contro i trafficanti e - possibilmente - anche distruggere i barconi "prima che siano usati", come indicato nel vertice europeo straordinario. L'Agenda per l'immigrazione preparata dal commissario Dimitri Avramopulos sarà finalizzata dai capi di gabinetto e mercoledì approderà sul tavolo del collegio dei commissari per l'approvazione.
Quattro i pilastri su cui si fonda la strategia. Aiuto ai Paesi di origine e transito dei migranti, controllo delle frontiere a sud della Libia e nei paesi limitrofi, missioni di sicurezza e difesa contro trafficanti e scafisti e infine, il più controverso, l'obbligatorietà della suddivisione dei profughi in base ad un meccanismo di quote.
Tra gli elementi in discussione anche l'accoglienza fino a 20 mila richiedenti asilo l'anno e quote automatiche per la loro distribuzione in tutti i Paesi dell'Unione europea. I due temi più controversi, tetto per l'accoglienza e quote, rischiano di essere bocciati dai Paesi europei più restii a cambiare la situazione, in particolare quelli dell'Est Europa. Situazione differente per Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca, chiamatesi fuori dal sistema europeo di asilo. Cameron ha addirittura dichiarato che le quote di accoglienza potrebbero essere "una minaccia per la permanenza della Gran Bretagna in Europea".
Le quote di distribuzione dei richiedenti asilo, quelli già nei Paesi Ue del Mediterraneo e quelli che saranno accolti in futuro, dovrebbero essere obbligatorie e dovrebbero essere calcolate secondo precisi parametri: popolazione del Paese, crescita economica e tasso di disoccupazione, oltre al numero di rifugiati già accolti. Personale Ue in aiuto all'Italia. Inoltre nei Paesi del Sud Europa, in particolare in Italia, sarà destinato personale delle agenzie Ue per il controllo delle frontiere per aiutare con le misure di registrazione e di esame delle procedure di richiesta di asilo.
Sul tema dell'intervento per distruggere i barconi dei trafficanti di esseri umani l'Unione Europea vuole il sostegno dell'Onu. Federica Mogherini informerà le Nazioni Unite della necessità di un piano di intervento che preveda sia il salvataggio dei migranti in mare che il ricorso ad azioni militari contro le reti di trafficanti.