Affari Europei
Juncker-Renzi, adesso è guerra. L'Ue: "L'Italia critica? Me ne frego". VIDEO

Durissimo affondo del presidente della Commissione Ue Juncker: "L'Italia ci attacca a torto. E in realtà me ne frego"
JUNCKER: "L'ITALIA CI ATTACCA A TORTO, BENEFICIA GIA' DELLA FLESSIBILITA'"
L'Italia "non smette di attaccare la Commissione, a torto" e questo, secondo il presidente Jean-Claude Juncker, "non produrra' i risultati sperati". Nel suo intervento a un incontro della Confederazione dei sindacati europei, Juncker ha risposto alle accuse che nelle scorse settimane il governo ha rivolto a Bruxeles. "L'Italia puo' oggi spendere 19 miliardi in piu' di quelli che avrebbe potuto se non avessi riformato il patto di stabilita' con la flessibilita'- ha osservato - e sono del parere che bisognera' saggiamente prendere in considerazione il costo dei terremoti e dei rifugiati. Ma - ha aggiunto - il costo addizionale e' dello 0,1% del Pil, e l'Italia, che ci aveva promesso un deficit dell'1,7% nel 2017, ora ci propone il 2,4% per i terremoti e i rifugiati, con un costo pari allo 0,1%".
GLI ATTACCHI DI RENZI? "ME NE FREGO". E IL PREMIER RISPONDE
"Siamo in rapporto stretto con il governo italiano, come con tutti gli altri, per vigilare su tutto", ha proseguito Juncker. "Ma non bisogna più dire, e se lo si vuole dire lo si può fare ma me ne frego in realtà, che le politiche di austerità vengono continuate da questa Commissione come erano state messe in atto in precedenza". E' arrivata anche la risposta del premier. "Ho letto che Juncker ha detto che l'Italia fa polemica. Noi non facciamo polemica, su questo non guardiamo in faccia a nessuno. Sull'edilizia scolastica non c'è nessuna possibilità di bloccare la posizione italiana". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, durante una iniziativa pubblica a Frosinone. "Noi - ha aggiunto - i soldi per l'edilizia scolastica li mettiamo fuori dal patto di stabilità, che piaccia o non piaccia ai funzionari di Bruxelles".