L'offensiva di Draghi alla City passa dal 'clearing'
La Bce ha proposto una modifica del suo statuto per poter vigilare sulle Clearing house che operano in euro anche fuori dal territorio dell'Unione, come Londra
La Brexit si avvicina e Mario Draghi non si vuole fare trovare ipreparato, soprattutto nei riguardi della City di Londra. Per questo il direttivo della Bce ha approvato all'unanimitá una raccomandazione destinata a Consiglio e Parlamento ue in cui si chiede che lo statuto della Banca centrale europea sia modificato per permettere all'Istituto di vigilare sulla societá di clearing che operano anche all'estero ma in euro.
Che cos'é il clearing?
Le camere di compensazione sono societá che gestiscono il clearing, offrendo garanzie a chi compra e a chi vende sui mercati finanziari e assumendosi il rischio di insolvenza, ovviamente in cambio di salate quote di iscrizione. Le clearing house sono attive in tutti i settori speculativi, dal mercaot dei futures a quello dei derivati. Attualmente la piazza di Londra, cioé la City, concentra la maggioranza dei volumi soggetti a compensazione, inclusi quelli trattati in euro, pari a circa 130 mila miliardi di euro, il 99% del volume europeo.
La raccomandazione della Bce
La Bce ha raccomandato un cambiamento dell'articolo 22 del suo statuto per poter controllare il clearing in euro, cioe' le camere di compensazione che operano in euro. Il controllo delle attivita' di clearing in euro e' uno dei temi scottanti del divorzio tra Londra e Bruxelles. Le camere di compensazione che operano in euro con sede a Londra, fino a oggi erano soggette alla legge europea, ma con la Brexit non saranno piu' tenute a rispettare questo vincolo. Per questo la Bce, in un comunicato, ha raccomandato un cambiamento del suo statuto. "Gli emendamenti - si legge nella nota dell'istituto - forniranno la base legale per consentire all'Eurosistema di monitorare e indirizzare i rischi connessi con le attivita' di clearing che potrebbero impattare la conduzione della politica monetaria, le operazioni di pagamento e la stabilita' del'euro".
Scontro tra Bruxelles e Londra sul clearing
Dopo la crisi del 2008 le autorita' di controllo esigono che le transazioni soggette a clearing siano sempre piu' consistenti e il rischio e' che della lite tra Gran Bretagna e Europa approfittino le societa' specializzate americane. La Bce da tempo sostiene la necessita' di localizzare nell'area euro le camere di compensazione in euro per poterle meglio controllare. Nel 2015 la Corte di Giustizia Ue ha dato ragione a Londra sulla forma ma non sulla sostanza della localizzazione di queste societa'. La Brexit ovviamente ha reso ancora piu' urgente una definizione della contesa, poiche', mentre finora le camere di compensazione che operano in euro con sede a Londra, erano soggette alla legge europea, con il divorzio Londra-Bruxelles non saranno piu' tenute a rispettare questo vincolo.