Affari Europei
Macron, i primi 100 giorni deludono la Francia: crollo del gradimento

I primi 100 giorni di Macron sono una delusione. E il gradimento è in picchiata
I primi 100 giorni di Macron: grande impatto all'estero, delusione in Francia
Bene all'estero, male in madrepatria. E' questa la sintesi estrema dei primi 100 giorni di presidenza per Emmanuel Macron. Il nuovo inquilino dell'Eliseo ha avuto un ottimo impatto oltreconfine e in Unione Europea ma è riuscito a dilapidare una grande fetta del consenso del quale ha goduto solo tre mesi fa in occasione delle elezioni. L'asse con Angela Merkel ha funzionato sin da subito e nei corridoi di Bruxelles Macron è stato subito in grado di far sentire la sua voce. La visione di Europa di Macron, purché lontana da quella pronosticabile in campagna elettorale, è chiara. Anche se non piace a tutti. Tra questi anche l'Italia, vedi il caso Fincantieri-Stx e la spinosa gestione dei migranti.
Francia: solo 37% per Macron, sondaggio conferma il calo di gradimento
Sul fronte interno, invece, un nuovo sondaggio conferma che il gradimento per Macron è in picchiata. Solo il 37% dei francesi sono soddisfatti del lavoro del presidente. Tre mesi al comando non sono bastati affinché le 994 persone contattate dall'istituto di sondaggi Harris Interactive rovesciassero il trend verso la bocciatura emersa nei precedenti sondaggi, realizzati da Ifop, Elabe e Yougov.
Si ribaltano le percentuali tra voto e gradimento dopo 100 giorni
Manca poco che il giudizio negativo del 62% degli intervistati vada a raggiungere la stessa percentuale di elettori che voto' per Macron, il 66%. Trascinante in politica estera, Macron sembra voler utilizzare il paravento del nazionalismo (di cui ha fatto le spese anche l'Italia) per nascondere l'affanno nel governo dell cose in patria, che saranno rese più difficili dallo sciopero annunciato dai sindacati per il prossimo mese, quando il presidente tenterà una radicale riforma della legislazione sul lavoro, nel tentativo di indebolire i sindacati e di rafforzare, al contrario, la contrattazione diretta tra imprese e singoli dipendenti.