Affari Europei
Mogherini: "Minacce globali, più cooperazione a Est e a Sud"

Un legame più forte dell'Unione europea con i vicini dell'Est e del Sud è fondamentale "ora che affrontiamo tante sfide all'interno e all'esterno dei nostri confini": lo ha detto al Parlamento europeo l'alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini.
Oggi la Commissione ha riesaminato la politica europea del vicinato, alla luce dell'evoluzione della situazione politica e di sicurezza internazionale. "Gli attentati terroristici di venerdì scorso a Parigi, ma anche quelli di poco precedenti in Libano, Egitto, Turchia e Iraq, mostrano una volta di più che abbiamo a che fare con minacce globali, che dobbiamo affrontare tutti insieme: condividiamo gli stessi pericoli e le stesse opportunità con i nostri vicini", ha osservato Mogherini.
In particolare, la nuova politica europea di vicinato avrà come priorità la stabilizzazione dei paesi, sostenendo lo sviluppo economico e sociale, creando opportunità di lavoro per i giovani. Inoltre, si intensificherà il lavoro comune per la prevenzione dei conflitti e la lotta al terrorismo e alla radicalizzazione e si promuoverà la mobilità legale lottando contro l'immigrazione irregolare. Infine, la cooperazione riguarderà anche la sicurezza energetica e l'azione per il clima.
Al centro della nuova politica di vicinato, che riguarda 16 paesi alle frontiere dell'Unione, ci sarà quindi innanzitutto la cooperazione in tema di sicurezza, senza trascurare gli aspetti economici dello sviluppo e dell'occupazione.
La politica di vicinato, avviata da Bruxelles ormai 11 anni fa, vuole "cambiare approccio", ha spiegato il capo della diplomazia Ue. "Allora eravamo separati: da una parte l'Ue e dall'altra loro, i paesi vicini. Ora invece condividiamo lo spazio, le sfide, i pericoli e le opportunità e dobbiamo affrontare tutto insieme".
Proprio per evidenziare che anche la minaccia del terrorismo unisce l'Europa ai suoi vicini, Mogherini ha voluto citare, oltre agli attacchi di Parigi, anche quello di Beirut, che ha provocato 44 morti la scorsa settimana, la bomba sull'aereo russo precipitato nel Sinai, con oltre 200 vittime, i due attentati in Turchia il mese scorso (oltre cento morti) e gli attacchi nel corso del 2015 in Tunisia, con una sessantina di vittime.
Per la politica di vicinato, la Ue ha stanziato 15,4 miliardi per il periodo 2014/2020. I paesi coinvolti sono Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, territori palestinesi, Siria e Tunisia a Sud e Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina a Est.