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Affari Europei
Nomine Ue, porta in faccia ai sovranisti. Esclusi anche della commissioni.Nomi

NOMINE UE: 'CORDONE SANITARIO' ANTISOVRANISTI ANCHE PER LE COMMISSIONI EUROPARLAMENTO

Il cosiddetto 'cordone sanitario' nei confronti dei nazionalisti o sovranisti nel Parlamento Europeo è scattato anche per le presidenze e le vicepresidenze delle commissioni, dopo l'esclusione dalle vicepresidenze dell'Aula. Le commissioni del Parlamento esaminano le proposte legislative, nominano i negoziatori incaricati di trattare con il Consiglio, colegislatore dell'Ue, adottano rapporti, organizzano audizioni e controllano le altre istituzioni dell'Ue. Le venti commissioni e le due subcommissioni si sono riunite ieri in seduta costitutiva e hanno eletto i rispettivi presidenti e vice, che resteranno in carica per i prossimi due anni e mezzo.

IL MOVIMENTO DI SALVINI E LE PEN ESCLUSO DA TUTTE LE POLTRONE

Nessun esponente del gruppo nazionalista Identità e Democrazia, del quale fanno parte la Lega e il Rassemblement National, è stato eletto presidente, malgrado al gruppo della destra, che con 73 eurodeputati è il quinto dell'Aula dopo i Verdi, spettassero due presidenze di commissioni (la Agri e la Juri) secondo il metodo d'Hondt, inventato dal matematica e giurista belga Victor d'Hondt nella seconda metà dell'Ottocento e usato tuttora in molti Paesi per attribuire i seggi nei sistemi elettorali che utilizzano il metodo proporzionale.

LE DIFFICOLTA' DELL'ITALIA IN EUROPA

Anche se la presidenza dell'Aula sembra essere un 'Italian job' da quando Martin Schulz è tornato in Germania (dopo la disfida tra Gianni Pittella e Antonio Tajani, vinta dal secondo, è toccato a David Sassoli), nelle presidenze e nelle vicepresidenze di commissione salta all'occhio la minore presenza degli italiani nei posti di rilievo del Parlamento, frutto del gioco democratico in un'Aula che rappresenta ben 28 Paesi, grandi e piccoli, dove le alleanze sono tutto. Pesa il combinato disposto della 'conventio ad excludendum' scattata nei confronti degli euroscettici di Identità e Democrazia (che ha colpito solo in parte e selettivamente gli 'eurocritici' dell'Ecr) e della mancata affiliazione ad un gruppo dei 14 eurodeputati del Movimento Cinque Stelle. I pentastellati sono una delegazione numerosa ma, se sono riusciti a rieleggere vicepresidente del Parlamento Fabio Massimo Castaldo pur stando nei Non iscritti (un unicum nella storia del Parlamento), nulla hanno potuto, in assenza di alleati, nelle presidenze di commissione. 

ELENCO COMPLETO DEI NOMINATI ALLE COMMISSIONI

Nel dettaglio, alla Commissione Affari Esteri è stato eletto come presidente David McAllister, che malgrado il nome è un tedesco della Cdu (è nato a Berlino Ovest da padre scozzese e madre tedesca), con il conservatore polacco Jan Waszczykowski come primo vicepresidente. Gli altri tre vicepresidenti verranno eletti più avanti. Alla Sottocommissione Sicurezza e Difesa è presidente la francese di Renew Europe Nathalie Loiseau, con quattro vicepresidenti: Nikos Androulakis (S&D, Grecia), Kinga Gal (Ppe, Ungheria), Oezleme Demirel (Gue/Ngl, Germania) e Lukas Mandl (Ppe, Austria). 

Alla Sottocommissione Diritti Umani il presidente è Maria Arena (S&D, Belgio), con quattro vicepresidenti: Irina von Wiese (Re, Regno Unito), Hannah Neumann (Verdi, Germania), Karoline Edtstadler (Ppe, Austria) e Raphael Glucksmann (S&D, Francia). Alla Commissione Sviluppo il presidente è Tomas Tobé (Ppe, Svezia), con vicepresidenti Pierrette Herzberger-Fofana (Verdi, Germania), Norbert Neuser (S&D, Germania), Chrysoula Zacharopolou (Re, Francia) ed Erik Marquardt (Verdi, Germania). Presidente della Commissione Commercio Internazionale è stato eletto il socialdemocratico tedesco Bernd Lange, con vicepresidenti Jan Zahradil (Ecr, Repubblica Ceca), Iuliu Winkler (Ppe, Romania), Anna Michelle Asimakopolou (Ppe, Grecia) e Marie-Pierre Vedrenne (Re, Francia). Alla Commissione Bilanci è stato eletto presidente un conservatore, Johan Van Overtveldt, belga, già ministro delle Finanze per l'N-Va, la Nuova Alleanza Fiamminga, che ce l'ha fatta, contrariamente alla collega polacca Beata Szydlo; vicepresidenti sono il popolare polacco Janusz Lewandowski, il liberale belga Olivier Chastel, la socialista portoghese Margarida Marques e il popolare tedesco Niclas Herbst. Presidente della Commissione sul Controllo dei Bilanci, la Cocobu, è la popolare tedesca Monika Hohlmeier, con vicepresidenti la socialista spagnola Isabel Garcia Munoz, Caterina Chinnici (S&D, Italia), Martina Dablajova (Re, Repubblica Ceca) e Tamas Deutsch (Ppe, Ungheria). Alla Commissione Affari Economici e Monetari, la Econ, è stato rieletto presidente per acclamazione Roberto Gualtieri del Pd; vicepresidenti sono il popolare ceco Ludek Niedermayer, Stephanie Yon-Courtin (Re, Francia), Derk Jan Eppink (Ecr, Olanda) e José Gusmao (Gue/Ngl, Portogallo).

Alla Commissione Lavoro e Questioni Sociali (Empl in gergo) l'ex premier polacca Beata Szydlo (Pis), candidata per i Conservatori e Riformisti, non è passata e si procederà ad una nuova elezione la settimana prossima a Strasburgo. Nella Commissione Ambiente, Salute e Sicurezza alimentare (Envi in gergo) presidente è il francese Pascal Canfin (Re, Francia), con vicepresidenti il verde olandese Bas Eickhout, la laburista britannica Seb Dance, il popolare rumeno Cristian-Silviu Busoi e l'olandese della Gue/Ngl Anja Hazekamp. All'Industria, Ricerca ed Energia presidente è la rumena del Ppe Adina Ioana Valean, con vicepresidenti il conservatore polacco Zdislaw Krasnodebski, il liberale danese Morten Petersen, Patrizia Toia del Pd e la socialista spagnola Lina Galvez Munoz. Presidente della Commissione Mercato interno e Tutela dei consumatori è la verde belga Petra De Sutter, con vicepresidenti Pierre Karlskind (Re, Francia), Maria Grapini (S&D, Romania), la popolare polacca Roza Thun e la socialista portoghese Maria Manuel Lietao Marques (S&D, Portogallo). Ai Trasporti e Turismo (Tran) è stata rieletta presidente la verde francese Karima Delli, con vice la socialdemocratica svedese Johan Danielsson, il popolare tedesco Sven Schulze, l'ungherese dell'S&D Istvan Ujhelyi e il liberale tedesco Jan-Christoph Oetjen. Allo Sviluppo Regionale presidente è Younous Omarjee della Gue/Ngl (Francia), con vicepresidente Krzysfof Hetman (Ppe, Polonia); altri tre vicepresidenti verranno eletti in una riunione successiva.

All'Agricoltura e Sviluppo rurale, che secondo il metodo d'Hondt sarebbe toccata ai nazionalisti di Identità e Democrazia e che per i francesi del Rassemblement National sarebbe stata una conquista preziosa anche sul piano elettorale, il presidente è il popolare tedesco Norbert Lins, con vice il verde portoghese Francisco Guerreiro e il popolare rumeno Daniel Buda. Alla Pesca (Pech in gergo), commissione di rado sotto i riflettori ma che si occupa di questioni in cui l'Italia ha interessi diretti, presidente è un liberale britannico, Chris Davies, con vicepresidenti il popolare olandese Peter van Dalen, il librale danese Soren Gade, l'italiano Giuseppe Ferrandino (S&D) e la popolare portoghese Claudia Monteiro de Aguiar. Presidente della Commissione Cultura è la popolare tedesca Sabine Verheyen, con vicepresidenti la verde tedesca Romeo Franz e la conservatrice lettone Dace Melbarde. Agli Affari Giuridici (Juri), che sarebbe toccata anch'essa ai nazionalisti di Id, presidente è la liberale britannica Lucy Nethsingha, con vice il verde tedesco Sergey Lagodinsky, la popolare tedesca Marion Walsmann, il socialista spagnolo Iban Garcia del Blanco e il conservatore italiano Raffaele Stancanelli. Alle Libertà civili (Libe) presidente è il socialista spagnolo Juan Fernando Lopez Aguilar, con vice la liberale spagnola Maite Pagazaurtundua, l'italiano Pietro Bartolo (S&D) e il popolare bulgaro Emil Radev. Presidente della Commissione Affari Costituzionali è il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani, del Ppe, che ha come vicepresidente Gabriele Bischoff (S&D, Germania); altri tre vice verranno eletti in seguito. Ai Diritti delle donne e Parità di genere presidente è la socialdemocratica austriaca Evelyn Regner, con vice la spagnola Eugenia Rodriguez Palop (Gue/Ngl), la verde francese Gwendoline Delbos-Corfield, la popolare greca Elissavet Vozemberg-Vrionidi e il socialista polacco Robert Biedron. Alle Petizioni, infine, presidente è la popolare spagnola Dolors Montserrat, con vice la verde lettone Tajana Zdanoka, l'estone liberale Yana Toom, il conservatore polacco Ryszard Czarnecki e la socialista spagnola Cristina Maestre Martin de Almagro.

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